Nel giorno in cui il Governo si appresta a licenziare il nuovo Dpcm con la stretta anti-Covid su movida, feste, sport amatoriali e trasporti, un mini-caso diventa la mail “segreta” del Direttore generale dell’assessorato alla Sanità di Regione Lombardia, Marco Trivelli, inviata ai tecnici della regione e ai membri del Cts: nella missiva, entrata in possesso del Corriere della Sera, vengono avanzate diverse proposte per limitare i contagi da Covid nel maggior focolaio presente al momento in Regione, ovvero la maxi area di Milano. Ancora ieri dei 1.032 nuovi contagi, 460 erano riscontrati in provincia di Milano e 211 nella sola città: per questo motivo l’allarme delle autorità vede diverse opzioni sul tavolo e alle ore 17 – parallelamente agli incontri nazionali della cabina di regia Stato-Regioni e dello stesso Comitato Tecnico Scientifico – si cercherà di trovare una modalità comune di limitare eventuali norme nelle aree considerate più a rischio in territorio lombardo. Tra tutte, le restrizioni paventate per la città di Milano che fanno più “rumore” riguardano la chiusura dei bar alle ore 18 e la possibilità di didattica a distanza per i licei e le superiori della metropoli.



LE IPOTESI DELLA LOMBARDIA AVANZATE AL CTS

«Rendere più restrittive alcune limitazioni nelle città maggiormente interessate dall’incremento della curva dei contagi, come a Milano», così si legge nella mail segreta di Regione Lombardia sostanzialmente confermata in un secondo momento da una nota pubblica dello stesso Trivelli, «In relazione alle informazioni pubblicate da alcuni organi d’informazione e relative a provvedimenti che Regione Lombardia starebbe assumendo in riferimento all’emergenza Covid-19, si specifica che il documento citato, di natura tecnica e sottoposto a vincolo di riservatezza, contiene un ventaglio di proposte che il gruppo di lavoro denominato ‘Commissione Indicatori’ ha elaborato ad uso del Comitato tecnico scientifico, quale materiale istruttorio per la riunione odierna. Non si tratta, quindi, né di orientamenti già stabiliti e tantomeno di decisioni già assunte». Nello specifico, il documento inviato al Cts prevede sia un orario di chiusura bar «anticipata alle 18 come nel mese di marzo» ma anche la riduzione del carico «sul trasporto pubblico attraverso l’utilizzo della didattica a distanza nelle scuole secondarie di secondo grado e lo smart working in ogni contesto applicabile». In attesa delle nuove linee guida in arrivo dal Dpcm del Premier Conte, la Lombardia prova a studiare eventuali altre ipotesi più restrittive per alcune zone: garantire la frequenza a scuola dei bambini e il proseguimento delle attività produttive sono i punti fermi ma proprio per evitare di intaccarli si studiano eventualità su ulteriori impennate del Covid nei prossimi giorni.

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