Stazione Centrale di Milano: cresce la criminalità

Le stazioni ferroviarie sono sempre luogo di criminalità, ricettacolo, soprattutto dopo una certa ora, di delinquenti di ogni tipo. Lo dimostra in modo tristemente lucido la stazione Centrale di Milano, secondo un recente articolo del quotidiano La Stampa, in cui il 57,4% dei pendolari ritiene che la sicurezza, all’esterno, sia scarsa. La situazione migliora in modo importante all’interno, con l’81,4% dei pendolari che si sente sicuro, grazie soprattutto all’ampio dispiego di forze di sicurezza.



Ma questi dati che arrivano dalla stazione Centrale di Milano, sempre secondo il quotidiano La Stampa, riguardano le ore del giorno, e quando il sole cala, la stazione sembra cambiare faccia. Ne parla chi ci lavora dentro, che arriva a ringraziare di avere i numeri d’emergenza a portata di mano, dietro il bancone, “la polizia ferroviaria arriva in 3 minuti”. “Quando la sera c’è meno gente capita di avere un po’ paura. Fuori, più che dentro. All’interno c’è security, esercito, polizia”, racconta invece una pendolare che frequenta abitualmente la stazione Centrale di Milano. E fuori dalla stazione, effettivamente, sembra di attraversare un mondo parallelo, delimitato da due aiuole, fulcro della criminalità della stazione milanese.



La paura dei pendolari nella stazione di Milano Centrale

A parlare del forte senso di paura che, talvolta, si avverte passando nelle ore tarde dalla stazione Centrale di Milano sono praticamente tutti i lavoratori e i pendolari intervistati dal quotidiano La Stampa. Un problema che solamente nel 2022 ha portato al sequestro, da parte della Polizia Ferroviaria, di 75 armi, quasi tutte da taglio, oltre a più di 600 grammi di cocaina, un chilo di eroina e 5 di hashish.

“Passa chiunque e alcuni non ci stanno con la testa”, racconta la stessa pendolare di prima, che passa tutti i giorni da Milano Centrale. “Dopo le 21 arrivano i pusher, li vedi da come si muovono, spesso litigano tra loto. Qualche giorno fa un uomo è stato colpito a un gluteo con un coltellino mentre prendeva da terra una valigia. Un pazzo, niente di grave (..) ma c’è da stare attenti”, racconta invece Antonio, che a Milano Centrale lavora nella sicurezza. “Se lavori qui, sai che può infilarsi chiunque. Capita il pazzo, l’ubriaco, il delinquente. La stazione è una calamita”, dice Giulia a La Stampa, che ringrazia di avere il numero della polfer pronto per le emergenze. Ed è proprio da queste situazioni di disagio che, recentemente, Salvini ha annunciato il suo piano per incrementare la sicurezza nelle stazioni ferroviarie, assumendo urgentemente nuove forze di polizia, addette esclusivamente alle stazioni.