Il governo Meloni è pronto a venire in aiuto alle Olimpiadi invernali di Milano e Cortina che si terranno nel 2026. Come si legge stamane su IlSole24Ore, sul dreceto Pnrr dovrebbero essere inserite delle norme ad hoc che aiuteranno la realizzazione del mega evento, e precisamente due interventi distinti. Il primo riguarda una serie di deroghe per velocizzare la realizzazione delle opere che stanno procedendo a rilento, e che sono in alcuni casi già state commissariate. Il secondo intervento riguarda invece la costituzione di garanzie finanziarie statali “a supporto di quelle che già hanno concesso gli enti locali dal primo momento, da quando cioè si sono candidati per ospitare l’evento sportivo”, sottolinea il quotidiano finanziario.



Per quanto riguarda la deroge si sta cercando un modo per facilitare le opere pubbliche, soprattutto strade e ferrovie, a cominciare dalle varianti venete, che sono ancora ferme. Inoltre, si sta pensando di estendere onori e oneri alle strutture che verranno costruite dai privati in project financing, come ad esempio il PalaItalia di Milano, nuovo palazzetto del ghiaccio che sorgerà in Santa Giulia. La struttura è al momento ferma per via di un ricorso bocciato dal Tar ed è in attesa del Consiglio di Stato.



MILANO-CORTINA, GLI INTERVENTI DEL GOVERNO: COSA SI LEGGE NELLA BOZZA DEL DECRETO PNRR

IlSole24ore riporta che nella bozza del decreto riguardanti gli ‘aiuti’ a Milano-Cortina sono indicate “semplificazioni procedurali relative agli interventi di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”, e in questo spazio dovrebbero essere inserite le famose deroghe di cui sopra. Vengono inoltre introdotte “misure di semplificazione in materia di contratti pubblici Pnrr e Pnc e in materia di procedimenti amministrativi”. Un altro lavoro sotto la lente di ingrandimento è la riqualificazione dell’Arena di Verona, dove si apriranno le Paraolimpiadi.



Dovrebbero essere inoltre inserite anche garanzie sul fronte finanziario tenendo conto che i costi delle opere sono saliti del 30 per cento a seguito della crisi energetica: il governo sta quindi valutando l’analisi dei ricavi e dall’altra l’analisi dei costi, che sono dati appunto in aumento. L’esecutivo intende alleggerire l’esposizione finanziari degli enti locali, in particolare quello di Milano, che hanno dato le loro garanzie in caso di difficoltà finanziaria, mettendo così al sicuro le casse dei Comuni.