Sono state presentate nella giornata di oggi – giovedì 10 ottobre 2024 – le Olimpiadi della Cultura che si inseriranno nel già vastissimo programma invernale di Milano Cortina 2026 per offrire a tutti i curiosi che accorreranno sul territorio italiano per l’appuntamento olimpionico alcune occasioni per approfondire (o scoprire) il patrimonio culturale del bel paese e – in particolare – delle comunità montane lombarde: un’iniziativa lanciata dalla Fondazione Milano Cortina 2026 e che è stata prontamente accolta dalla Regione Lombardia che ha immediatamente disposto gli appositi bandi che verranno aperti nel corso delle prossime settimane.



L’obiettivo delle Olimpiadi culturali è – appunto – quello di condurre i curiosi (ed anche gli alateti internazionali) attraverso un lungo viaggio nella cultura e nella storia della Lombardia, il tutto – peraltro – grazie a 3 milioni di euro a fondo perduto già stanziati dall’Amministrazione regionale che serviranno a coprire il 70% dei costi (se superiori a 100mila euro) da sostenere per organizzare eventi, incontri, percorsi e sagre attraverso due differenti bandi: i progetti ricevuti verranno vagliati e valutati e dovranno riferirsi al periodo tra il primo ottobre 2025 e il 30 giugno 2026.



Il primo bando sulle Olimpiadi della Cultura rimarrà aperto – precisamente a questo indirizzodal 15 ottobre al 15 novembre e sarà interamente dedicato alle iniziative culturali incentrate sulla storia dei Giochi Olimpici che si terranno sul territorio lombardo; mentre il secondo partirà il prossimo 3 marzo per chiudersi il 3 aprile 2025 e sarà riservato a chi ha intenzione di organizzare una grande iniziativa culturale, sempre sviluppata attorno ai Giochi Olimpici e sul territorio della Lombardia.

Regione Lombardia: “Lieti di collaborare con Fondazione Milano Cortina 2026 per le Olimpiadi della Cultura”

A darci un’idea ancor più approfondita delle Olimpiadi della Cultura è l’Assessore lombardo con delega culturale Francesca Caruso che cita degli “appuntamenti di spessore che abbinino tradizione e cultura lombarda con la storia dei Giochi olimpici e Paralimpici” che siano in grado di coinvolgere “territori e cittadini” in un “calendario ricco di iniziative artistiche e culturali” che si culminerà proprio nel periodo dei Giochi invernali del 2026: un progetto – spiega – “ambizioso” che diventerà un “ulteriore tassello” utile a “rendere la nostra Regione protagonista” grazie alle sue “tante eccellenze che ogni giorno (..) si impegnano con iniziative piccole o grandi“.



Non manca – da parte di Caruso – un ringraziamento “alla Fondazione Milano Cortina 2026” per la “proficua collaborazione nell’organizzazione” dell’intero evento a cui risponde celermente il Ceo della Fondazione Andrea Varnier che loda a sua volta il bel lavoro che sta svolgendo “con Regione Lombardia” che è stata in grado di comprendere “a pieno che il nostro progetto va oltre la competizione sportiva” raccogliendo “per prima” l’appello per le Olimpiadi della Cultura: “Sono – spiega Varnier – uno dei pilasti del progetto olimpico sin dall’antichità“, utili a “trasmettere i valori olimpici” anche a chi è disinteressato dallo sport con “un’offerta ricca” di intrattenimento.

Infine, l’Education & Culture Director della Fondazione Domenico De Maio si è detto – a sua volta – “molto felice dell’impegno di Regione Lombardia” nel sostenere le “tante iniziative” che si terranno durante i Giochi e che ne diventeranno parte attiva grazie agli “eventi (..) culturali” promossi da enti, associazioni ed organizzazioni lombarde: “La Fondazione – ha spiegato – è al fianco della Regione (..) e saremo al fianco dei soggetti culturali con momenti di formazione, ascolto” e condivisione delle esperienze degli “altri paesi” che hanno ospitato i Giochi invernali.