Dal vigile di quartiere a quello di prossimità: è una delle novità del piano sicurezza di Milano voluto da Beppe Sala e preparato dal Comitato sulla Sicurezza guidato dall’ex capo della polizia Franco Gabrielli. I vigili di prossimità partiranno nei primi mesi del 2024 e, come spiegato dall’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, saranno dedicati ad un quartiere specifico per ogni municipio. Saranno in coppia o soli, si muoveranno per i quartieri a piedi. I nuovi assunti dell’anno prossimo andranno in parte a ricoprire questo servizio, oltre che a rimpiazzare gli agenti che vanno in pensione.



Come riportato dal Giorno, saranno operativi in 9 quartieri con due persone dedicate per ognuno, numeri che poi il Comune di Milano verificherà, per arrivare ad una copertura totale della città meneghina. L’obiettivo del Comune è aumentare le pattuglie sera e notte per arrivare da 5 pattuglie d notte a 15, mentre per la sera da una decina a 30. Ma l’entrata in vigore della nuova pattuglia notturna dipenderà dagli accordi con i sindacati della Polizia locale.



PIANO SICUREZZA MILANO: DAI VIGILI AI CITY ANGELS

La presenza dei vigili di prossimità sarà costante. A differenza del vecchio vigile di quartiere, non sarà inserito nei turni dei ghisa, dunque opererà sempre nella medesima area. Per ora si parte con 9 quartieri per un totale di 18 ghisa. L’obiettivo è arrivare a coprire tutti gli 88 quartieri in cui è divisa la città di Milano. L’inizio del potenziamento del servizio notturno, però, dipende dagli accordi con i sindacati della Polizia locale, che hanno già annunciato uno sciopero nel giorno di Sant’Ambrogio. Da lunedì, comunque, i City Angels saranno presenti in alcune zone della città e aiuteranno a disincentivare bivacco, stati di ubriachezza e comportamenti molesti anche per fare accedere queste persone alla rete del welfare.



Come riportato dal Corriere della Sera, le zone selezionate sono la Stazione Centrale, quella di via Benedetto Marcello e quella di corso Concordia-Piazza Tricolore. Infine, è prevista l’attivazione di focus group sulla percezione della sicurezza nelle donne e si è deciso di lavorare sugli esposti che i cittadini mandano a tutte le autorità competenti per segnalare alcune criticità dei territori. Saranno coinvolte persone della polizia locale e della questura per riuscire a coordinare meglio gli interventi, con un confronto che avrà cadenza settimanale.