Se i passeggeri sui mezzi pubblici sono sistemati in linea e orientati tutti nello stesso senso, allora si può fare a meno di rispettare il metro di distanza. In questo modo è possibile aumentare fino al 60% la capienza sulle vetture della rete di trasporto pubblico, compatibilmente con la tipologia di mezzo. Lo precisa il Comune di Milano in una nota che riaccende in riflettori su una deroga molto “curiosa”. Il Governo infatti con l’ultimo decreto dello scorso 14 luglio ha deciso di confermare la possibilità di derogare al metro di distanziamento nel caso sopraccitato, ma resta naturalmente l’obbligo di indossare la mascherina. La norma, che è contenuta negli allegati, si riferisce a persone sedute o in piedi che guardano nella stessa direzione. Discorso simile tra l’altro sugli aerei, a patto che l’aria a bordo sia rinnovata ogni tre minuti e che i flussi siano verticali, siano adottati i filtri EPE, perché così si garantisce una elevata purificazione dell’aria. Che dire invece dei mezzi pubblici? Tra l’altro la deroga prevede che le persone debbano guardare tutte nella stessa direzione. Facile a bordo di un aereo, sulla metro e a bordo di un bus il discorso si complica.



MILANO, DEROGA METRO DISTANZA? MA TUTTI IN LINEA…

Quindi, guai a voltarsi, altrimenti devono farlo tutti i presenti sul mezzo in un ridicolo effetto domino. Ma una deroga di questo tipo apre un altro dibattito complesso. Se è sufficiente stare in linea e orientati tutti nello stesso senso, ovviamente indossano la mascherina, perché allora introdurre una capienza per teatri e concerti? In teoria, si potrebbero quindi riaprire gli stadi, alternando chiaramente le file per creare il distanziamento. Se un principio è valido, dovrebbe esserlo sempre… Intanto Marco Granelli, assessore alla Mobilità del Comune di Milano, si dice soddisfatto per la deroga che permette di incrementare la capienza dei mezzi. «Non abbassiamo la guardia, ma riteniamo che la deroga al metro di distanza possa essere interpretata anche come un segnale rassicurante sull’utilizzo dei nostri bus, metro e tram», ha dichiarato, come riportato l’Ansa. «Intanto Atm continua il suo lavoro di sanificazione di tutte le vetture affinché viaggiare sia sicuro per i passeggeri ai qui continuiamo ad appellarci affinché si attengano con scrupolo alle regole». Regole che però è possibile derogare o cambiare in modo bizzarro… E pensare che neppure il metro di distanza è sufficiente.

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