A Milano scatta ufficialmente il divieto di fumo all’aperto oggi, 19 gennaio 2021. Sarà vietato fumare alle fermate dei tram, nei parchi, nelle aree per i cani e nei cimiteri. Il divieto è stato pensato per migliorare la qualità dell’aria ed era stato approvato a novembre con l’entrata in vigore che doveva scattare il primo gennaio scorso. Il tutto era stato però rinviato solo per questioni tecniche. Anche se questo momento legato all’emergenza sanitaria da Coronavirus ci sta obbligando a rinunciare alla socialità la nuova legge potrebbe far scattare delle proteste. Sarà infatti vietato fumare anche in impianti sportivi come gli stadi, una cosa considerata impossibile fino a poco tempo fa. L’unica eccezione della norma è quella di essere distanziato almeno di dieci metri dalle altre persone.
Milano, divieto di fumo all’aperto: la storia della legge
Le leggi sul divieto di fumo prendono una piega diversa con la decisione di chiudere la possibilità di consumare una sigaretta all’aperto a Milano. Ma torniamo indietro per raccontare uno stralcio di quello che è stato. Nel 1972 è stata vietata la pubblicizzazione di prodotti per fumatori, su indicazioni precise della CEE. Appena tre anni dopo viene vietato il fumo sui mezzi di trasporto pubblico e in alcuni locali pubblici come cinema e musei. Nel 1986 si lancia il primo disegno di legge per vietare di fumare in ristoranti e luoghi di lavoro, ma le polemiche resero impossibile la sua applicazione. Dal 1991 invece su ogni prodotto da fumo è scritto in maniera gigantesca “il fumo è nocivo”. Nel 2003 è vietato fumare in luoghi chiusi ad eccezione di quelli privati.