Un ragazzo di 17 anni ha sfregiato una ragazzina di 14 perché volevano «verificare la soglia del dolore». A dare questa spiegazione assurda è stato proprio il giovane, che il 4 gennaio scorso ha inferto dei tagli alle estremità delle labbra alla 14enne, la quale poi è stata ricoverata all’ospedale di Cernusco sul Naviglio, nel Milanese. La notizia è stata riportata dall’Ansa, che ha citato la ricostruzione emersa dalle indagini dei carabinieri di Cassano d’Adda e della Procura per i minorenni. Pare che la ragazza abbia poi provato a fare lo stesso con lui, a infliggere gli stessi tagli al ragazzino, ma poi a causa del dolore si sarebbe fatta accompagnare al pronto soccorso. I tagli sono simili a quelli del sinistro ghigno di Joker, ma non è chiaro al momento se ci sia un legame con ciò. Al momento l’ipotesi è appunto quella di una “prova di dolore”, che corrisponde alla versione fornita dal ragazzo. Lui non ha riportato ferite gravi, la ragazzina invece sarà sottoposta ad un intervento delicato di chirurgia plastica.



MILANO, SFREGIA 14ENNE PER UNA “PROVA DI DOLORE”

I due ragazzi si sono presentati al pronto soccorso dell’ospedale dell’hinterland milanese raccontando di essere scesi dalla metro, alla fermata Cassina de’ Pecchi dove, secondo la loro versione, sarebbero stati accerchiati da un gruppo di ragazzi che li aveva feriti al volto con dei coltelli. Questa versione, però, è parsa subito poco credibile agli inquirenti che hanno ascoltato il 17enne, il quale poi ha detto che avrebbero fatto questa “prova”, una sorta di “gioco” per verificare il livello di sopportazione al dolore per le ferite inferte. La prima a subire i tagli inferti con un taglierino, o un oggetto simile, è stata la ragazza che poi, quando doveva incidere allo stesso modo il volto dell’amico, non ce l’ha fatta più a causa del dolore e si è fatta portare in ospedale, dove poi è stata ricoverata. Il ragazzo è stato denunciato dai carabinieri per lo sfregio al volto della 14enne che però continuano a indagare sulla vicenda. Agli atti c’è la versione del ragazzo, che non ha parlato di emulazione del sorriso del Joker, ma di una “prova sulla soglia del dolore”.

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