3 su 7 tornati in carcere: la maxi evasione al carcere minorile Beccaria non è finita

Due recuperati quasi subito dalle Forze dell’Ordine, un terzo invece auto-consegnatosi dopo l’evasione di Natale: non si placano le polemiche per quanto avvenuti ieri al carcere minorile Cesare Beccaria di Milano, con i latitanti – tutti tra i 17 e i 18 anni – ancora in fuga che restano in 4. A convincere il terzo detenuto a ritornare in carcere sarebbero stati i genitori, spiegano dal sindacato della Polizia Penitenziaria (Sappe). È stato invece domato l’incendio appiccato in alcune celle da altri detenuti in “protesta” per le condizioni carcerarie dell’istituto minorile di Milano: 4 agenti intossicati dai fumi dei materassi bruciati, sono per fortuna stati dimessi in mattinata di Santo Stefano.



«Ci sarò oggi per incontrare il direttore, per capire come mettere in maggiore sicurezza non solo il carcere minorile di Milano ma anche tutte le carceri italiane perché troppo spesso ci sono episodi violenti», ha fatto sapere il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini annunciando la sua visita al carcere Beccaria, «solidarietà agli agenti feriti e intossicati». Raggiunto dall’ANSA lo storico cappellano dell’Istituto minorile Beccaria, Don Gino Rigodi spiega: «Mi telefoneranno, li riporterò indietro. Mi auguro che questa vicenda dia uno scossone al Ministero per un carcere in cui manca un direttore da 20 anni e ci sono lavori da 16». I 7 evasi sono riusciti nel loro intento approfittando del giorno di Natale con gli agenti a ranghi ridotti e pure delle strutture con lavori in corso che hanno permesso una “semplice” evasione. (agg. di Niccolò Magnani)



Milano: maxi evasione dal carcere minorile Cesare Beccaria

Nel pomeriggio del 25 dicembre nel carcere minorile Cesare Beccaria di Milano c’è stata un’evasione. Approfittando di alcuni lavori in corso nel cortile passeggi della struttura, sette ragazzi (due 18enni, un 19enne e quattro 17enni) sono riusciti ad uscire dal penitenziario aprendosi un varco nella recinzione ed, infine, scavalcando il muro di cinta. Due di loro, però, sarebbero già stati individuati e tratti nuovamente in arresto, mentre continua la cacca agli altri 5 ancora latitanti.

L’evasione dal carcere minorile Beccaria di Milano, a quanto riferisce il Corriere della Sera, sarebbe avvenuta attorno alle 16 del 25 dicembre. I sette ragazzi avrebbero distratto l’agente della polizia penitenziaria incaricato di sorvegliarli, dirigendosi poi verso il cantiere. Da lì avrebbero scavalcato il muro su via Calchi Taeggi. Sarebbe subito partita la caccia all’uomo da parte della Polizia penitenziaria per i ragazzi evasi dal carcere Beccaria di Milano, e nel corso della serata, grazie alla coordinazione della procura per i minori, diretta da Ciro Cascone e dalla procura ordinaria, con l’ausilio della Polizia di Stato, due di loro sono già stati tratti in arresto.



Evasione dal carcere Beccaria di Milano, Salvini: “Sconcertato”

In merito all’evasione dal carcere minorile Cesare Beccaria di Milano da parte dei sette ragazzi, dalle prime indagini si ritiene che sia stata un’azione pianificata. Consapevoli della festività e delle attività del pomeriggio che riducono il numero di sorveglianti ad uno solo, i ragazzi hanno pianificato con cura l’evasione, portandola a termine. I ragazzi sono cinque italiani, un marocchino ed un ecuadoriano, tutti sottoposti a custodia cautelare per reati contro il patrimonio ed inoltre erano già noti per le azioni sovversive all’interno del carcere.

Matteo Salvini, commentando l’evasione dal carcere Beccaria di Milano, si è detto “sconcertato”, mentre delle fonti interne alla Lega citate dal Corriere sostengono che stia seguendo la vicenda con la massima attenzione. Più dura la reazione del segretario generale del sindacato Seppe Donato Capece che ha parlato come di un’evasione annunciata. Secondo lui, la vicenda dell’evasione dal Beccaria di Milano, “porta alla luce le priorità della sicurezza, spesso trascurate, con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della polizia penitenziaria del Beccaria”