Sta facendo il giro del web il video del tossicodipendente che infila l’ago di una siringa sulla maniglia di uno sportello d’auto della polizia. L’episodio si è verificato a Milano, in zona Rogoredo. Era l’alba di venerdì 2 agosto quando un ragazzo, presumibilmente drogato, ha infilzato l’ago in zona stazione. Ora sono in corso verifiche per risalire alla sua identità. Si tratta di un altro vile attacco agli agenti della polizia. L’autore di questo folle gesto è un ragazzo che ha agito in maniera subdola e poi se l’è data a gambe. Erano le 5.30 circa e i poliziotti stavano pattugliando il “boschetto” di Rogoredo. Per fortuna hanno notato subito l’oggetto pericoloso e lo hanno rimosso prima di mettersi alla guida. Un video delle telecamere della stazione comunque incastra il tossicodipendente. Nel filmato si vede chiaramente il ragazzo con berretto, zainetto e jeans mentre infilza l’ago e poi scappa. In una manciata di secondi ha messo in atto un piano meschino, sul quale è intervenuto in primis il ministro dell’Interno Matteo Salvini.



MILANO, INFILA AGO SIRINGA SU AUTO POLIZIA: LE REAZIONI

«È l’ennesimo attacco alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi in divisa: sono certo che al più presto il criminale verrà bloccato e punito severamente», ha scritto il vicepremier Matteo Salvini su Instagram, dove ha condiviso il video in questione. Il leader della Lega ha spiegato che lunedì mattina sarà sul posto per l’inaugurazione degli uffici della Polfer e del nuovo hub per i viaggiatori. «Sarà l’occasione per abbracciare le nostre Forze dell’Ordine e confermare la tolleranza zero verso droga e spacciatori!». Ma l’episodio è stato commentato anche da Giorgia Meloni. La leader di Fratteli d’Italia su Facebook ha pubblicato il video e scritto: «Come si fa a odiare così chi ci protegge? È un gesto folle di un criminale che, intenzionalmente, ha tentato di arrecare un danno ai nostri uomini e donne in divisa». Il segretario generale del sindacato di polizia (Siulp) Paolo Magrone ha espresso sconcerto: «È un episodio gravissimo che dimostra ancora una volta quanto le forze dell’ordine siano ormai quotidianamente bersaglio di aggressioni o, come in questo caso, di un comportamento vile che solo casualmente non hanno leso l’incolumità degli agenti».