Milano pensa ad una stretta sul traffico che possa permettere alle casse del Comune di assicurarsi un po’ di denari alla luce dei rincari dell’ultimo anno. E così che Palazzo Marino, come riferisce Repubblica, starebbe pensando ad una diminuzione della velocità dei veicoli in quasi tutte le vie della città, solo 30 km/h, e nel contempo, ad un pagamento della sosta per i residenti che all’inizio riguarderebbe solo la seconda auto. Al momento si tratta di ipotesi su cui l’amministrazione sta cercando di ragionare, ma non è da escludere che a breve si passi dalla carta all’applicazione nella vita di tutti i giorni.



Entro marzo il Consiglio comunale deciderà il da farsi a cominciare dal pagamento del parcheggio anche per i residenti. Il principio è che chi occupa il suolo pubblico deve pagare, ma bisognerà capire le tariffe. Non è quindi da escludere che si deciderà in base all’Isee, quindi escludendo le fasce più deboli, ed inoltre, la tariffa potrebbe essere regolata sulla cilindrata delle auto e sui veicoli più inquinanti. Previsto inoltre l’aumento del tickeet di Area C, anche se al momento il sindaco Sala ha frenato, ma se non dovessero arrivare determinati fondi dal governo, a quel punto la misura potrebbe essere presa in seria considerazione.



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Il Comune di Milano sta quindi seriamente decidendo il da farsi ed in particolare, sottolinea Repubblica, sta cercando di capire se l’introduzione di questi pagamenti non rischi di generare una risposta contraria nei cittadini, di conseguenza meno auto circolanti e quindi meno soldi in cassa. In ogni caso per Marco Mazzei, colui che ha proposto questi aumenti: “È il momento buono per attuare queste misure”.

Il consigliere del Pd Rosario Pantaleo, invece aggiunge: “Prima di esprimermi vorrei avere tutti i dati alla mano per studiare i benefici della misura”, mentre il consigliere del Pd Alessandro Giungi è convinto che “Si dovrebbe preferire l’aumento di Area C al rincaro dei biglietti”. Sul limite dei 30 km/h invece, Mazzei ha sottolineato: “Anche in questo caso, bisognerà dare del tempo ai cittadini prima di introdurre la misura. Come successo già in altre città. La logica, però, sarà quella di estendere davvero la zona 30 a tutta la città, con alcune eccezioni che dovranno essere studiate. È un provvedimento – ha concluso – che può essere attuato quasi a costo zero”.