Pochi giorni fa a Milano una neonata è stata abbandonata dalla madre nel parcheggio dell’Ospedale di Sesto San Giovanni. Una situazione che nell’ultimo periodo è diventata preoccupantemente comune, specialmente in Lombardia, e che si è “inaugurata” con la storia di Enea, il neonato che ad una settimana di vita è stato lasciato, il giorno di Pasqua, nel servizio chiamato “Culla per la vita” dell’ospedale Mangiagalli, sempre nel milanese. Non solo, perché poco dopo è toccata una sorte simile anche ad una neonata, abbandonata a Bergamo, invece che a Milano, e lasciata con un bigliettino in cui la madre sottolineava le ragioni della sua scelta, legata al fatto di non poter garantire alla piccola una vita dignitosa.
L’appello del sindaco sulla neonata abbandonata a Milano
Insomma, questa volta la neonata abbandonata a Milano non è stata lasciata alla Culla per la vita, ma nel parcheggio dell’ospedale di Sesto, probabilmente per la paura della madre di entrare in contatto con qualcuno che potesse, in qualche modo, farla desistere e renderla perseguibile. D’altronde la storia di Enea è rimbalzata più o meno ovunque e ne sono seguiti numerosi appelli (ed indagini) per risalire alla madre perché si convincesse a curarsi del piccolo, nonostante anche lei lamentasse difficoltà economiche.
La notizia della neonata abbandonata nei giorni scorsi a Milano è stata, peraltro, resa pubblica dal sindaco del capoluogo lombardo, Roberto Di Stefano, tramite un post sul suo profilo Facebook. “Voglio fare un appello alla madre”, ha scritto Di Stefano, “non avere paura a riconoscere la bambina, come comune siamo al tuo fianco“. Spiega che “Negli scorsi giorni, una bambina appena nata, è stata abbandonata fuori dal pronto soccorso di Sesto, dove è stata messa in salvo dal personale medico, che le ha prestato le prime cure necessarie”. La neonata abbandonata a Milano, “che è stata chiamata Amelia, ora sta bene e non è in pericolo di vita”, ha specificato, lanciandosi poi nel suo appello “alla madre. Fatti avanti, contattami senza paura perché se il motivo dell’abbandono è legato a problemi economici come Comune abbiamo predisposto numerose forme di sostegno economico. Faremo il possibile per assicurare un futuro di questa piccola insieme alla sua mamma”.