A Milano presto gli ospedali saranno aperti anche il sabato e la domenica, permettendo ai cittadini di effettuare visite mediche ed esami. Ad annunciarlo è stato, nella giornata di venerdì, Guido Bertolaso, assessore al welfare della Regione Lombardia, secondo il quale mentre si fornirà un utile servizio ai cittadini, si riuscirà anche a snellire le liste d’attesa che si sono allungare a dismisura a causa della pandemia.



Il progetto degli ospedali aperti anche il sabato e la domenica partirà nelle prossime settimane proprio da Milano con un presidio ospedaliero come test, ma secondo Bertolaso si può già intuire che seguiranno man mano anche altri nosocomi, auspicabilmente non solo nel milanese ma in tutta la regione. Non è ancora stato chiarito da qualche presidio partirà questa primissima fase di test, ma sicuramente saranno fornite altre informazioni nei prossimi giorni. A supportare il progetto degli ospedali aperti anche il sabato e la domenica a Milano, sottolinea ancora l’assessore Bertolaso, ci saranno nuove assunzioni ed incentivi economici per il personale ospedaliero.



Bertolaso: “Ospedali aperti a Milano il sabato e la domenica per visite ed esami”

Parlando degli ospedali aperti anche il sabato e la domenica, l’assessore Guido Bertolaso a margine di un incontro con i rappresentanti delle Asst della provincia di Milano e Lodi e dell’Ats della Città metropolitana, ha spiegato che il progetto partirà da una singola struttura milanese. Questa “sarà in grado di offrire visite e prestazioni dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle 20 e la domenica fino alle ore 12“.

Gli ospedali aperti a Milano anche il sabato e la domenica, spiga Bertolaso, mirano a dare “un servizio importante in più ai cittadini e a ridurre ulteriormente le liste d’attesa su cui continuiamo a lavorare incessantemente. Basti pensare che siamo già riusciti ad erogare 700mila prestazioni in più rispetto all’anno precedente”. L’iniziativa, spiega l’assessore, verrà attuata “aumentando il personale e garantendo incentivi economici”, perseguendo il più ampio piano di “ospedali pubblici sempre aperti” non solo a Milano, ma in tutta la Lombardia.