I poteri occulti tramano nell’ombra la disfatta di Pisapia. La denuncia proviene dal sindaco stesso.  Il quale, intervistato oggi sull’Unità da Rinaldo Gianola, rinfaccia a banche, editori, finanzieri, immobiliaristi e costruttori di lavorare sottobanco contro la sua amministrazione. Denigrando, da un lato, la sia figura di uomo, politico e amministratore. Dall’altro, alimentando gli scontri all’interno della maggioranza meneghina. «Siamo in un periodo di crisi e difficoltà e credo che affermazioni come queste, di natura ideologica, facciano solo perdere tempo», è il commento del capogruppo del Pdl a Palazzo Marino, Carlo Masseroli che, intervistato da IlSussidiario.net, rilancia: «Sarebbe bene, invece, generare proposte che producano crescita e sviluppo. Anche perché, finora, di proposte politiche da parte di Pisapia non si è visto nulla, se non l’aumento delle tasse e delle tariffe. Contro cui non si sono opposti certo i “poteri forti”, ma la città intera».  Secondo Masseroli, è – peraltro – abbastanza evidente che «l’individuazione dell’assessore al Bilancio in Tabacci – personaggio navigato e notoriamente legato al sistema bancario nazionale –  rappresenti la volontà di instaurare un ponte con quei poteri forti che secondo Pisapia starebbero contrastando l’azione della sua Giunta». Tali poteri, tra l’altro, «sono gli stessi che, durante la campagna elettorale si sono schierati apertamente con il centrosinistra. Tutta la borghesia milanese, infatti, ha fatto una precisa scelta di campo». Per Masseroli «dibattiti di questo genere sono di natura propagandistica. Se l’azione di un governo sia popolare o elitaria, lo si vede dalla scelte che compie. E, ad oggi, ho visto scelte che sono andate bene a pochissimi». Un esempio? «Aver deciso – continua – di mantenere l’Ecopass anche per i commercianti farà sì che il costo dei beni di prima necessità aumenterà, con una pesante ricaduta sulle tasche del ceto medio. E, con la classe media non più in grado di aver altri margini di spesa, il rischio è quello di andare in recessione». Altra azione elitaria intrapresa dell’attuale governo cittadino, «il freno al piano di governo del territorio (Pgt); era fortemente popolare, liberale, e in grado di sostenere lo sviluppo. Ovvero di generare posti di lavoro e – di conseguenza – alimentare i consumi». 

In sostanza, secondo il capogruppo, «la sortita sui poteri occulti ha rappresentato uno stratagemma per giustificare l’aumento delle tasse e le scelte impopolari».  Pisapia ha sostenuto che il mondo degli istituti di credito, delle banche e dei giornali fino a poco tempo fa stava schierato dalla parte di Berlusconi e della Moratti. «Perché l’azione del governo sia efficace, è necessario interloquire anche con banche e industrie», replica Masseroli. «Si tratta – aggiunge – di ingredienti di un sistema che non deve andare in recessione. Ma un conto è avere a che fare con questi settori del mondo economico e sociale. Un altro farsi da essi condizionare. E, ripeto, fino a prova contraria in questa tornata elettorale i poteri forti hanno esplicitamente dato il loro appoggio a Pisapia».