I cantieri a Milano rischiano di bloccarsi a causa delle indagini della procura, che si sta occupando di 150 pratiche edilizie a colpi di sequestri. Il problema non riguarda solo le società di costruzioni, ma anche il sindaco Beppe Sala, allargandosi al resto d’Italia. Visto che a rischio c’è un modello che sta facendo scuola, perché Milano ha attratto importanti capitali da fondi stranieri finora, il governo ha riunito suoi esponenti e operatori immobiliari per sbloccare la situazione. Il piano del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, un mini condono, si chiama “Salva Milano” ed è quasi pronto.
Va definito il testo e il provvedimento non dovrebbe essere lanciato prima delle elezioni europee. Intanto il vicepremier ha annunciato sui social che la settimana prossima il piano verrà portato in Cdm, presentandola come «una norma concreta che abbiamo fortemente voluto», precisando che l’espressione «sanatoria non è una brutta parola, come vorrebbe qualcuno, se significa semplicemente regolarizzare piccole anomalie, liberando oltretutto gli uffici comunali dalle troppe pratiche bloccate», anzi consentirà «a milioni di proprietari di riprendere il pieno possesso del proprio immobile».
Stando a quanto anticipato da Milano Finanza, sono due le norme principali: una per chiarire quando procedere alla presentazione della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) e quando serve invece un piano attuativo, proprio la norma alla base dell’intervento della procura di Milano. L’altra orma, invece, ha il compito di chiarire quando demolizioni e ricostruzioni vanno considerate ristrutturazioni, procedendo così con una semplice Scia, o se vanno equiparati a nuove costruzioni, per le quali servirebbe un vero e proprio permesso.
IL PIANO DI SALVINI SARÀ RETROATTIVO PER SALVARE I CANTIERI DI MILANO
Il piano di Matteo Salvini dovrebbe essere retroattivo, come auspicato dai costruttori e dal sindaco di Milano Beppe Sala, insieme ai suoi omologhi, perché in questo modo si potrebbero sanare tutte le situazioni finite nel mirino delle procure e, quindi, verrebbe estinto il reato amministrativo. Chi sta lavorando all’operazione sta definendo i casi su cui il mini condono potrà essere applicato. Per quanto riguarda la retroattività, dovrebbe partire dal 2022, quando sono partiti i lavori in piazza Aspromonte su cui la procura di Milano ha aperto un’inchiesta l’anno scorso, sequestrando il cantiere. Poi sono finiti nel mirino i lavori di trasformazioni fatti con la Scia, non il piano di costruzione, arrivando a bloccare alla fine 150 cantieri solo a Milano, motivo per il quale non ci si aspetta ostruzionismo dal Pd, ma anzi collaborazione.
Infatti, recentemente il Mit e il Comune di Milano hanno riferito che c’è stata una telefonata tra il leader della Lega Matteo Salvini e il sindaco Beppe Sala proprio per discutere della norma che sistemerà la questione dei lavori bloccati dalla procura. «L’idea del ministro è lavorare a una norma bipartisan da inserire in fase di conversione del Decreto salva-casa che, auspicabilmente, andrà nel prossimo consiglio dei ministri».