Anche Milano si trova a dover fronteggiare l’emergenza coronavirus: un primo caso di paziente infetto è stato accertato al San Raffaele di Milano. Come riportato da Il Giorno, si tratta di un uomo di 78 anni originario di Sesto San Giovanni ricoverato nella struttura sanitaria d’eccellenza meneghina da cinque giorni, ma non per cause riconducibili al virus. Alla diagnosi di coronavirus, spiega sempre Il Giorno, si è giunti quando all’insorgere di alcuni sintomi sospetti i medici del San Raffaele hanno deciso di eseguire i controlli di rito per verificare la presenza del virus. I timori dei sanitari si sono rivelati purtroppo fondati: l’esito del tampone ha dato infatti esito positivo. Si allarga dunque il perimetro geografico dei contagi in Lombardia: dal Basso Lodigiano alle zone limitrofe l’emergenza coinvolge anche Milano.



MILANO, PRIMO CASO DI CORONAVIRUS: 78ENNE DI SESTO SAN GIOVANNI

Resta ancora tutta da verificare la catena di contagio che ha portato il 78enne di Sesto San Giovanni ricoverato al San Raffaele di Milano a contrarre il coronavirus. L’ipotesi più probabile, non fosse altro per questioni di vicinanza geografica, è che il focolaio sia lo stesso che nelle ultime ore ha portato all’accertamento di decine di casi in tutta la Lombardia e in particolare nella zona del Lodigiano. Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni, ha scritto su Facebook: “Sono in corso le ricostruzioni per capire quali contatti abbia avuto l’uomo nell’ultimo periodo, cercando di stabilire se abbia avuto contatti con i contagiati legati al focolaio lodigiano“. Il primo cittadino ha aggiunto: “Siamo in contatto con Regione Lombardia e con le autorità sanitarie per seguire gli sviluppi e decidere che azioni intraprendere. Non è il momento di farsi prendere dal panico, ma di tenere i nervi saldi e collaborare per il bene della comunità con impegno“. Sentito dall’AdnKronos, Di Stefano ha ribadito: “Siamo entrati ufficialmente a Milano, c’è un aumento esponenziale, ed è opportuno alzare l’allerta“.

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