Numero chiuso in Darsena sui Navigli, a Milano, dopo il maxi-assembramento di ieri sera. Sono scattati gli ingressi contingentati e il senso unico di circolazione per i pedoni, poi poco dopo le 15 i Navigli sono stati chiusi per sovraffollamento. Nel frattempo, si stanno visionando le immagini del rave di ieri sera per identificare e sanzionare i partecipanti. Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Milano. «Ieri sera intorno ai Navigli e alla Darsena c’erano migliaia e migliaia di persone», ha esordito Beppe Sala su Facebook. Inoltre, ha rivelato di aver appreso che sono arrivate sul posto circa 200 unità delle forze dell’ordine. «E, che piaccia o no, di più non si poteva metterne, perché la città è grande e va gestita nella sua interezza», ha aggiunto Sala. C’è chi lo ha criticato per non aver chiuso la Darsena nel pomeriggio, ma la tesi di Sala è che l’assembramento si sarebbe creato altrove. «Avete idea di quanti luoghi cittadini raccolgono la sera persone che si aggregano?».
Ma Beppe Sala ha tirato in ballo anche le critiche al Governo Conte II: «Ci lamentavamo quando il Governo precedente decideva dalla sera alla mattina il cambio di “colore”, ora che la decisione viene comunicata tre giorni prima vedete tutti cosa succede». Di fronte a queste scene si tende a evidenziare la mancanza di forze dell’ordine, ma Beppe Sala si schiera dalla loro parte, «non dalla parte di chi non tiene un comportamento adeguato alla grave crisi sanitaria che stiamo attraversando». Poi un’ultima riflessione piena di amarezza: «L’ho detto ieri, con questa terribile pandemia se non si rispettano le regole poi si paga pegno. Così probabilmente sarà e purtroppo le conseguenze ricadranno su tutta la comunità». (agg. di Silvana Palazzo)
MILANO CHOC, RAVE PARTY IN DARSENA
L’appello del sindaco Beppe Sala non è servito a molto. Oggi, nell’ultimo weekend di zona gialla prima del ritorno in arancione, sono stati registrati assembramenti in diverse zone di Milano, ma la folla più clamorosa è stata rilevata in Darsena: lì ha preso vita una discoteca a cielo aperto, con alcol e balli e poche mascherine. La movida non si ferma, dunque, nonostante il pugno duro annunciato al primo cittadino…
Come riportano i colleghi di Tg Com 24, la situazione è tornata quasi alla normalità con l’arrivo di alcune pattuglie della polizia locale, giunte per gestire il flusso di persone presenti in Darsena. Il “rave party” ha destato grande scalpore sui social network, in particolare per quelli che non utilizzavano la mascherina. Come dicevamo, anche in altre zone di Milano sono stati registrati assembramenti: pensiamo all’Isola, in particolare in piazzale Archinto.
MILANO, BUFERA PER MAXI ASSEMBRAMENTO
Il Fatto Quotidiano evidenzia che i controlli della Questura di Milano hanno interessato i luoghi del centro cittadino da Piazza Duomo a corso Garibaldi, compresi Darsena e Navigli. Nonostante ciò, il rave party si è svolto tranquillamente con tanto di video e foto circolate sui social network. Evidentemente l’organizzazione promessa dal sindaco Sala non è stata efficiente, considerando che sarebbe stato necessario regolamentare l’afflusso all’area proprio come in Piazza Duomo. Tanti i commenti sul web, tranchant Selvaggia Lucarelli: «Esattamente un anno fa, il 27 febbraio 2020, partiva la campagna “Milano non si ferma”. Dopo un anno e 100 000 morti in Italia di cui 30 000 in Lombardia, con una terza ondata ormai alle porte, Milano continua a non fermarsi. Stasera discoteca all’aperto sulla darsena».