Il Comune di Milano ha tagliato 15 sezioni nelle scuole materne perché non ci sono abbastanza richieste per mantenere il numero attuale. Il motivo è, dunque, il calo di iscritti in alcune scuole, quindi Palazzo Marino ha optato per il ‘riordino’ delle classi. Al contrario dei nidi, dove difficilmente gli istituti comunali riescono ad assorbire interamente la domanda, per le scuole dell’infanzia il Comune non solo riesce a soddisfare le richieste, ma deve addirittura eliminare le classi in esubero.



Un fenomeno che Palazzo Marino motiva con il calo delle nascite in città: nel 2018 i bambini erano quasi 11mila, invece nel 2020 erano 10mila. Secondo l’ultima rilevazione, che risale al 31 dicembre 2021, i bambini da 0 a 6 anni, residenti a Milano, sono 73mila e 500. Ma il sindacato Usi di Milano, come riportato da Repubblica, punta il dito contro “l’insuccesso” delle scuole comunali. In particolare, in riferimento alle scuole materne di Milano, segnala lo scontento delle famiglie che l’anno scorso si sono ritrovate a dover affrontare diverse problematiche.



SINDACATO USI “NON GARANTITA OFFERTA ADEGUATA”

Ad esempio, per alcuni mesi era stato soppresso a causa dell’assenza, dovuta al Covid, di un numero adeguato di educatrici. “Molti genitori per non trovarsi di fronte alla situazione dell’anno scorso, hanno optato per iscrivere i figli in una scuola privata, piuttosto che in quelle comunali”, le parole riportate da Repubblica. Molte famiglie di Milano, quindi, per evitare problemi hanno deciso di pagare qualcosa in più di retta per le scuole materne, assicurando però maggiori servizi ai proprio figli. “È sempre un male dover chiudere delle classi e non garantire un’offerta adeguata ai bambini”, attacca il sindacato Usi.



Gli educatori comunque segnalano un calo di iscrizioni anche nei nidi, oltre che nelle scuole materne di Milano, mentre dall’assessorato all’Educazione di Palazzo Marino fanno sapere che il taglio delle classi è dovuto anche ad esigenze di riordino e razionalizzazione. Mantenere poche sezioni aperte con pochi alunni sarebbe stato inutile e dannoso. Di fatto, considerando che ogni classe è composta da 21-25 alunni, il calo è di circa 300 bambini.