Archiviata in fretta la partita delle Elezioni Comunali, il riconfermato sindaco di Milano Beppe Sala lavora già alla nuova giunta di 12 assessori pronta da lanciare nei prossimi giorni: «Alla giunta ci sto già lavorando e voglio fare in fretta – ha spiegato l’ex manager nella conferenza stampa di ieri a Palazzo Marino -, voglio già confermare che la vicesindaca sarà ancora Anna Scavuzzo che mi accompagnerà in questi anni come ha già fatto in questi».
Dopo la vittoria clamorosa al primo turno con quasi il 60% dei consensi, Sala deve cercare di comporre una squadra di assessori e collaboratori che possa mantenere per 5 anni i rapporti di forza emersi dai risultati delle Amministrative e allo stesso tempo mixare continuità della scorsa giunta con nomi nuovi per rinnovare il progetta politico di Palazzo Marino. «Nella giunta sarà poi rispettata la parità di genere non per dovere. Ma perché credo che sia una valore e non mi terrò deleghe come ho già detto nelle scorse settimane – ha continuato Sala – perché voglio essere concentrato sul ruolo del sindaco».
NUOVA GIUNTA SALA A MILANO: TOTONOMI 12 ASSESSORI
Nel frattempo il “totonomi” per la giunta è già scattato: per la lista dei 12 assessori, il sindaco Sala dovrebbe scegliere il criterio del 6-2-1-1-2, tradotto 6 assessori per il Pd, 2 per Lista Sala, 1 per Verdi, 1 Riformisti e due caselle libere per esterni voluti direttamente dal primo cittadino di Milano. Secondo il “Corriere della Sera”, uno di questi ultimi due ruoli sarà di per certo il successore di Del Corno alla Cultura: in pole Massimiliano Tarantino, direttore della Fondazione Feltrinelli e Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del comune di Firenze e già collaboratore in passato di Stefano Boeri durante la giunta Pisapia. Si ruoli politici invece i nomi che circolano per il Pd alla prossima giunta vedono oltre a Scavuzzo vicesindaco anche il campione di preferenze Pierfrancesco Maran (ex assessore Urbanistica) e Lorenzo Bertolè, ex presidente del Consiglio comunale durante il primo mandato Sala. Gli altri nomi potrebbero essere Gaia Romani, Marco Granelli e Diana De Marchi: come outsider resta anche Filippo Barberis, capogruppo Pd in Consiglio negli ultimi 5 anni. Per la Lista Sala si pensa ai due capilista Emmanuel Conte e Martina Riva: il primo dovrebbe avere in dote l’assessorato del Bilancio. Per i Riformisti, il nome che circola è quello di Lisa Noja, la “pupilla” di Matteo Renzi, in alternativa Giulia Pastorella di Azione. Per i Verdi invece il totonomi pende tra Carlo Monguzzi ed Elena Grandi. Capitolo a parte per Maran che negli ultimi tempi aveva trovato non poche distanze con il sindaco sui temi urbanistici: «Ragionerò con lui su questo, una cosa è certa che vuole avere un futuro politico. Bisognerà trovare un modo per cui lui continui ad essere centrale nella politica, ma magari trovi delle formule di discontinuità», ha spiegato Sala facendo intuire che Maran entrerà sì in giunta ma con ruolo diverso che possa permettere la candidatura per le Politiche tra un anno e mezzo.