Voleva un tiramisù senza lattosio, ma quello vegano che gli è stato servito aveva tracce di latte. Per questo una 20enne è morta a Milano. Aveva cenato in un ristorante vegano nel centro del capoluogo lombardo, in una delle vie più frequentate nei quartieri del divertimento. Aveva scelto proprio il locale vegan per tutelarsi, a causa della sua allergia ai latticini che aveva fin dalla nascita. Alla fine della cena, arrivati al dolce, la ragazza ha ordinato e mangiato un pezzo di tiramisù, ma poco dopo è svenuta improvvisamente.



Stando a quanto ricostruito dal Corriere della Sera, un’ambulanza è accorsa sul posto e ha portato d’urgenza all’ospedale San Raffaele la ragazza. I medici si sono subito resi conto che era stata colpita da un violento choc anafilattico, poco dopo è entrata in coma. Per cinque giorni le condizioni non sono migliorate, nonostante le cure dei medici, infatti nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 febbraio è morta. Il pm Luca Gaglio della procura di Milano ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti per omicidio colposo e ha disposto l’autopsia.



TIRAMISÙ VEGANO “INCRIMINATO” RITIRATO DAL MERCATO

Sembra comunque chiaro dalle prime indagini e analisi il quadro relativo alla causa della morte della 20enne. Infatti, sono stati bloccati (fermo amministrativo) i sette vasetti di Tiramisun presenti nel locale milanese, poi il prodotto è stato ritirato dal mercato dal ministero della Salute per il «rischio di presenza di allergeni», perché conterrebbe proteine del latte non indicate sull’etichetta. «Si invitano i consumatori a non consumare il prodotto e a riportarlo al punto vendita per il rimborso», si legge nel sito del ministero della Salute mettendo l’allerta sul prodotto (marchio Mascherpa tiramisù prodotto da Gli Srl ad Assago) a chi è allergico alle proteine del latte. Il prodotto in questione si chiama Tiramisun ed era stato acquistato dal ristorante da un’altra azienda produttrice. L’indagine è portata avanti dal commissariato Sempione della polizia. Le analisi sui prodotti sono state affidate ai Nastri dei carabinieri e all’Agenzia per la tutela della salute di Milano. Sono stati proprio questi esami ad accertare la presenza nel tiramisù di tracce di latticini a cui la ragazza era allergica.

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