Gabriele Albertini dà la sua disponibilità a candidarsi a sindaco di Milano per il Terzo polo. Una dichiarazione d’intenti che molti aspettavano da tempo e che arriva nel giorno milanese per antonomasia, Sant’Ambrogio. Così se Fini, Rutelli e Casini dovessero accettare l’autocandidatura di Albertini, la Moratti si troverebbe un avversario molto insidioso sulla strada della riconferma a Palazzo Marino.



“Ho già segnalato ai triumviri la mia decisione. Sono disponibile alla candidatura a sindaco di Milano”. Rende noto ai microfoni della radio CNRmedia, l’europarlamentare e già primo cittadino del capoluogo lombardo Gabriele Albertini. “L’ho comunicato ieri a Fini, Casini e Rutelli – spiega Albertini -. Aspetto che commentino e prendano una decisione. La mia scelta è sul loro tavolo. Non anticipo il contenuto della mia comunicazione, che ho spedito ieri, loro ne conoscono il contenuto”.



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Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, non ha voluto commentare la decisione di Albertini: “Per me oggi è un giorno di festa – ha detto il sindaco, al termine della cerimonia degli Ambrogini -, non penso a nient’altro”. Guido Podestà, presidente della Provincia e coordinatore regionale del Pdl, mostra invece il suo stupore e la sua preoccupazione.

 

“È davvero una delusione. Lo dico con profondissima amarezza. Non me l’aspettavo. A questo punto diventa incompatibile con un posto di assoluto rilievo nella commissione affari esteri, la più importante del Parlamento Europeo. Un anno e mezzo fa ha chiesto la fiducia degli elettori del Pdl, e adesso si candida contro il Pdl. Una delusione, non dico altro”.