Forse definirli gioielli vintage è riduttivo. Soprattutto da un punto di vista cronologico. Perché gli anelli, le collane e i bracciali che Andrea Benvenuti realizza da appena due anni si rifanno addirittura alle culture etrusca, bizantina e romana.
«Ho aperto il mio laboratorio, Sion Antiques Treasures, dopo alcuni da orefice. Avevo deciso di applicare le mie conoscenze alla realizzazione di gioielli antichi». Da vero archeologo Andrea Benvenuti si è messo a studiare antichi cimeli dal vivo o in fotografia e ha seguito corsi sui metodi utilizzati dai popoli antichi, presso artigiani specializzati. I suoi lavori sono quasi tutti in argento, e a richiesta in oro.
«Un metallo non facile da trattare, l’argento, un’ulteriore sfida per me. Seguendo le mie sensazioni, cerco di inculcare nel cliente una cultura dell’antico, una volontà di riscoprire oggetti che può trovare solo in un museo».
È ancora presto per dire se l’attività sarà redditizia. Qualche “antico tesoro”, però, è stato venduto a negozi di Montenapoleone. E riconoscimenti sono già arrivati da altre esposizioni milanesi. L’anno scorso Sion Antiques Treaserus ha ricevuto dalla Regione il titolo di Artis Lombardia Eccellenza artigiana.
Ogni pezzo è unico, spesso con richiami floreali richiede da una settimana a un mese di lavorazione. La tecnica che Andrea utilizza sulla maggior parte dei gioielli è la granulazione etrusca. Microscopiche sferette, anche della misura di 10 micron, che al tatto restituiscono la sensazione del velluto. Le sue opere saranno esposte in bacheche di vetro. Manufatti figli di una passione nata quando Andrea era piccolo, affascinato dai gioielli di casa.
Poi la Scuola Professionale, il Diploma di orefice, due anni in un laboratorio orafo nel varesino, fino alla domanda della vita. «Hai 36 anni quando vuoi fare il passo?». Nel 2008 l’ha fatto. Con una convinzione da vero artigiano: «Ho ancora tanto da sperimentare».