È stato sgomberato stamattina dalle forze dell’ordine il centro sociale Sos Fornace di Rho, alle porte di Milano. Lo stabile è stato riconsegnato alla proprietà e venti persone sono state allontanate. L’attività del centro sociale era rivolta in particolare alle proteste contro l’Expo 2015: tra gli eventi organizzati dagli aderenti il raduno degli hacker nel 2009 e il Festival No Expo a maggio 2010.
Lo stabile occupato abusivamente dal centro sociale è situato in via San Martino a Rho è stato riconsegnato alla proprietà: le operazioni della polizia sono iniziate stamattina, martedì 4 gennaio, intorno alle 9. Nonostante le proteste degli aderenti e simpatizzanti che si trovavano sul luogo e alcuni tafferugli le forze dell’ordine sono riuscite a condurre a termine le operazioni.
Immediate si sono sollevate voci da ambienti di estrema sinistra di solidarietà nei confronti dei frequentatori dell’Sos Fornace. Come nel comunicato della Confederazione Unitaria di Base dove si riconosce al centro sociale l’impegno “nella battaglia contro la speculazione edilizia, in particolare contro quella legata a Expo 2015″.
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E’ stato annunciato per stasera, a partire dalle 20.30, un corteo di protesta in piazza Visconti a Rho, davanti alla sede del Comune. I manifestanti hanno bloccato un camion che trasportava una ruspa, da usare per la demolizione. I militanti hanno dato vita a brevi tafferugli con la polizia che ha risposto disperdendoli, anche utilizzando il lancio di un lacrimogeno. I giovani del centro sociale sono stati identificati e allontanati. La questura non ha riferito di persone che abbiano avuto bisogno di ricorso alle cure mediche. Le forze dell’ordine hanno poi fatto intervenire i vigili del fuoco per la messa in sicurezza della struttura.
Il Comune fa sapere che lo sgombero non è avvenuto per l’attività del centro sociale Sos Fornace contro l’Expo 2015, ma per le lamentele dei residenti riguardo al disturbo creato dal centro sociale.