INDIGNADOS/ Incidenti a Milano, irruzione nella sede di Goldman Sachs (video)

Sale la tensione in vista della grande manifestazione nazionale prevista domani del movimento italiano degli indignados, che si ispira a quello americano di Occupy Wall Street, contro i grandi gruppi bancari e finanziari. Stamane alcuni esponenti di un corteo di studenti che manifestava nel centro di Milano si sono staccati e hanno cercato di fare irruzione nella sede della banca americana Goldman Sachs in piazzetta Bossi nei pressi di Cordusio. I manifestanti sono stati respinti dagli stessi dipendenti della banca ma hanno sporcato muri e androne dell’edificio con lo spray e hanno svuotato sacchi di immondizia. Il loro slogan era: “Goldman Sachs non ha il coraggio di guardare in faccia i giovani senza futuro”. In piazza dunque centinaia di studenti delle scuole superiori milanesi e provincia: chiedono più soldi per la scuola pubblica e attaccano la crisi economica e il mondo della finanza. Il titolo della manifestazione è infatti “Save School Not Banks”, salvate le scuole non le banche. Ogni sede bancaria incontrata durante il corteo viene fatta oggetto di lancio di uova e di petardi. Con bombolette spray vengono fatte scritte sui muri. Un momento di tensione c’è stato tra via Paelocapa e piazza Cadorna dove le forze dell’ordine hanno fronteggiato gli studenti che poi hanno lanciato oggetti. Gli studenti vogliono infatti che siano lasciati passare per raggiungere la sede di Fininvest. Intanto domani a Roma manifestazione nazionale con il timore di scontri ben maggiori. Già ieri analoghe manifestazioni in varie città erano sfociate in incidenti, ad esmepio davanti alla sede di Banca d’Italia a Bologna, con tentstivi di irruzione all’interno. A Roma si attendono decine di migliaia di persone provenienti da tutta Italia. Si tratta di  “Peoples of Europe, rise up!”, una manifestazione che si tiene in contemporanea in molti altri Stati europei con lo scopo, come dice il manifesto dell’iniziativa, “contro la distruzione dei diritti, dei beni comuni, del lavoro e della democrazia causata dalle politiche anticrisi, che difendono i profitti e la  speculazione finanziaria”.

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