Sfida per l’edificio più alto d’Italia: è il grattacielo di Cesar Pelli a Porta Nuova o il Palazzo Lombardia in zona Gioia a Milano?
RECORD CONTESTATO – La costruzione appena inaugurata raggiunge i 230 metri, ma solo includendo l’antenna: quattro volte di più della Torre di Pisa e due volte in più del Duomo. La società privata è sicura di avere battuto tutti i record: “È l’edificio più alto d’Italia, un omaggio per i 150 anni dell’Unità”. Il presidente della Regione, Roberto Formigoni, la pensa però diversamente: per calcolare il primato va escluso il “fregio architettonico” rappresentato dalla guglia “Spire”. Nessuno quindi in Italia batterebbe il record dell’Altra Sede della Regione, che si erge per 161,3 metri di “spazio abitabile e calpestabile”.
INTERVENTO COL FIATO SOSPESO – Come scrive il Corriere della Sera al centro della querelle c’è il pennone progettato da Cesar Pelli, senza del quale il grattacielo si ferma a 146 metri. Per Manfredi Catella, ceo di Hines Italia, l’azienda che ha trasformato il volto di Porta Nuova, la guglia “Spire” è “un simbolo dell’ impegno imprenditoriale in un momento di crisi profonda”. Fatto sta che per montarlo è stato necessario fermare lo spazio aereo e lavorare per sei ore di seguito, mentre alcune centinaia di spettatori assistevano all’operazione da terra. I cinque blocchi del pinnacolo d’acciaio sono stati appoggiati uno a uno da un elicottero, mentre sei operai stringevano i bulloni imbragati alla struttura in metallo. Quindi sulla sommità è stato posto il tricolore. La guglia, alta ben 78 metri, sovrasta quella che è destinata a diventare la sede di Unicredit.
MOMENTO SIMBOLICO – Catella ha inoltre osservato che “il completamento in altezza della torre di Pelli è un momento simbolico molto importante per Porta Nuova e per Milano. Ma è importante anche per l’Italia: il fatto che questo avveniristico percorso di nuova edilizia urbana vada avanti, con i contributi dei più grandi progettisti del mondo e sotto gli occhi dell’intera comunità internazionale di architetti, deve farci capire quante risorse ha il nostro Paese e come, anche in momenti difficili, si possa trovare l’orgoglio di fare bene e con passione il proprio lavoro”.
SUPER ELICOTTERO – Come scrive Giulia Crivelli su Casa 24 Plus, supplemento de Il Sole 24 Ore, l’imprenditore ha ricordato che l’idea di Porta Nuova fu del padre Riccardo Catella, morto nel 2005. Nel 2001 aveva lanciato quell’idea avveniristica, che all’epoca sembrava impossibile da realizzare e che invece nel giro di dieci anni è diventata realtà. Per trasportare la guglia “Spire” sulla sommità del grattacielo è stato necessario un elicottero lungo 13 metri, ai cui comandi c’era un pilota con più di 30mila ore di volo all’attivo. L’abitacolo del velivolo è stato modificato per l’occasione, per consentire a chi lo guidava di muoversi al suo interno tenendo le mani sui comandi e contemporaneamente sporgendosi per controllare di persona che tutto sotto di lui stesse filando liscio. Claudio Saibene, construction manager di Hines per Porta Nuova-Garibaldi, ha dichiarato riferendosi al pilota: «Si fida più dell’esperienza e dei ragazzi che lavorano con lui che dei computer».
LA CLASSIFICA DEI GRATTACIELI – Al terzo posto, nella classifica dei grattacieli più alti d’Italia, sempre a Milano c’è la Torre Diamante in corso di costruzione sempre a Porta Nuova, che raggiunge i 140 metri di altezza. La Torre Telecom Italia di Napoli arriva invece a 129 metri e la Torre Pontina di Latina a 128. Nella top ten c’è anche il Pirellone, a sua volta sede della Regione Lombardia, che arriva a 127,1 metri, seguito dalla Torre Unipol di Bologna (126 metri), dalle due Torri Enel di Napoli (entrambe a quota 122) e dalla Torre Europarco di Roma (120).
(Pietro Vernizzi)