Tragico episodio in zona Navigli oggi a Milano. Un uomo vestito da ufficiale dell’esercito ha sparato uccidendo un’altra persona. E’ accaduto verso le 13 e 30 di oggi in via Watt 5 dove si trovano degli studi di audiovisivi. Dentro, si trovava il regista Mauro Curreri, 39 anni, intento al suo lavoro (stava preparando un film sull’asso dell’aviazione militare italiana della Prima guerra mondiale, Francesco Baracca). A un certo punto è arrivato tale Mauro Pastorello, 53 anni, ex ufficiale in congedo dell’esercito vestito proprio da ufficiale, anche se non del suo grado in quanto era un capitano e indossava una uniforme da maggiore. Sembra ci sia stata una lite, una colluttazione tanto che anche l’assassino è rimasto ferito, poi questi ha fatto fuoco con una pistola calibro 22 e ha colpito il regista uccidendolo sul colpo. Pastorello, l’assassino, aveva lavorato con il regista ucciso in un suo film del 2005, intitolato “Gli eroi di Podrute”. Per quel film, nessun attore coinvolto era mai stato pagato, un fatto che sembra si ripeteva spesso nelle opere del Curreri. La lite, forse è stata suscitata proprio per il mancato pagamento. Non si sa invece perché l’uomo si fosse vestito da ufficiale dell’esercito. Oggi pomeriggio il regista aveva convocato nello studio audiovisivo gli attori che dovevano prendere parte alle riprese di “Francesco Baracca, l’asso degli assi”, il suo nuovo film. Le riprese erano state rimandate più volte: dovevano infatti cominciare agli inizi di agosto. Una volta giunti sul posto, i carabinieri hanno trovato l’assassino, sanguinante, ancora sul posto e lo hanno arrestato senza alcuna resistenza da parte sua. Per la sua abitudine a non pagare tecnici e attori, Curreri era finito anche in una indagine del programma Striscia la notizia. Era proprietario di “Television Spot Company”. In passato aveva fatto il fotomodello e l’attore, poi si era dedicato alla regia lavorando per spot pubblicitari e video musicali. Il suo film del 2005, Gli Eroi di Podrute, era stato presentato anche alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ma nessun distributore aveva voluto mandare la pellicola nei cinema. Nel 2008 un inviato di Striscia la notizia era entrato negli studi televisivi di Antenna 3 per denunciare il mancato pagamento di attori e tecnici, mentre vi si trovava il regista. Era nata una vera rissa, con Curreri che si era gettato addosso all’inviato di Striscia insultandolo.



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