«Non siamo completamente soddisfatti dell’incontro: non ci sono stati dati ancora i dettagli, e questo ci porta anche a non poter dare un giudizio definitivo. Tanto per cominciare non è ancora stato definito il costo di questa congestion charge, quindi non sappiamo ancora esattamente a quanto ammonterà. Inoltre ci è stato detto che le attività di servizio, fra cui diverse nostre attività artigiane, avranno una tariffa “diversa”, ma non è stato detto ”agevolata”, e comunque non sappiamo di quanto sarà diversa». Marco Accornero, segretario generale dell’Unione Artigiani della Provincia di Milano, commenta così nell’intervista per IlSussidiario.net l’incontro con l’assessore alla Mobilità del Comune di Milano Pierfrancesco Maran sulla complessa questione della “congestion charge”, il provvedimento che il sindaco Giuliano Pisapia sta perfezionando in vista della scadenza di Ecopass.
Cosa non vi ha soddisfatto dell’incontro?
Ci sono state date rassicurazioni sul fatto che alcune richieste che abbiamo proposto potranno trovare accoglimento, ma non sappiamo ancora quali e in che modo. Non è stata invece accolta la proposta sugli abbonamenti, sui quali chiedevamo uno sconto per le imprese, quindi possiamo dire che il giudizio finale è parzialmente positivo: ci sono aperture ad agevolazioni nei confronti del maggior costo che gli artigiani dovranno affrontare, compensandolo con altri aspetti, ma non sappiamo ancora i termini della questione, quindi aspettiamo per vedere esattamente in cosa consisteranno le contropartite della nuova tassa. La chiamo così perché colpirà tutti indistintamente, con o senza mezzo inquinante, e sia che si utilizzi il mezzo per necessità o per comodità. Per ora abbiamo però solo mezze promesse, quindi aspettiamo per capire bene i dettagli.
Secondo l’ex assessore all’Urbanistica Carlo Masseroli, che è recentemente intervenuto sulla questione con un articolo per IlSussidiario.net, “portare gli edifici esistenti in classe A sarebbe come eliminare 1 milione di auto dalle strade”. Cosa ne pensa?
Credo sia giusto perché il traffico cittadino è di maggiore impatto visivo e maggiormente percepibile, mentre tutte le statistiche confermano che circa il 40-50% delle polveri sottili è prodotto dai sistemi di riscaldamento, infatti i maggiori problemi si creano durante il periodo invernale. Intervenendo sulle abitazioni, puntando sul risparmio e l’efficienza energetica, chiaramente si consumerà meno combustibile, qualsiasi esso sia, e si inquinerà di meno. Quindi quello che dice Masseroli è verissimo, e le case inquinano come le auto, solo che sono meno visibili.
Non si potrebbe pensare a un sistema per incentivare la riqualificazione degli edifici?
Si potrebbe anche pensare a un modo che potrebbe valere per le imprese e per i cittadini, però i costi di una ristrutturazione non sono paragonabili a quelli di un Ecopass. Si potrebbe però ipotizzare una proposta: chi ristruttura il proprio appartamento, magari facendolo aumentare di classe energetica, può ottenere 100 ingressi gratuiti, e sarebbe un segnale intelligente anche per coinvolgere i cittadini e le imprese.
In definitiva, cosa chiede l’Unione Artigiani?
Abbiamo proposto di esentare le nostre aziende ma ci è stato negato, come anche la proposta sugli abbonamenti. Stiamo probabilmente ottenendo una riduzione di costo, ma non sappiamo ancora di quanto, e agevolazioni per i parcheggi. Questo sinceramente è già qualcosa, perché considerando i vari interventi di un artigiano, che possono essere anche di qualche ora, il risparmio potrebbe essere notevole.
(Claudio Perlini)