Studenti in piazza contro il governo Monti. La manifestazione di oggi 17 novembre, in concomitanza con lo sciopero dei trasporti indetto dai sindacati Cub e Cobas, non solo a Milano, ma a livello nazionale, sta provocando incidenti e disordini. Il problema, diversamente da quello che succede di solito, è che gli incidenti che si sono verificati sono accaduti tra gli stessi manifestanti. Il corteo infatti si è aperto con una rissa nel punto di partenza, in largo Cairoli, dove due gruppi studenteschi che sono da sempre in rivalità, i Corsari e il Cantiere si sono scatenati in calci e pugni e lancio di fumogeni ad altezza d’uomo fra di loro. Un ragazzo è rimasto ferito al volto. Poi, in corso Italia le forze dell’ordine hanno imposto un cordone per impedire che i manifestanti si scagliassero contro l’università Bocconi, uno dei loro obbiettivi, dato che la manifestazione è di protesta contro quello che è stato definito il nuovo governo dei  banchieri, il governo inaugurato ieri da Mario Monti. Gli studenti hanno lanciato fumogeni contro la polizia che ha reagisti con alcune cariche dispersive. A questo punto il corteo si è diviso in due: una parte è andata verso Cadorna, l’altra verso piazza Fontana. Come da programma, il corteo si è poi diretto verso la sede dell’Unicredit: la banca come accaduto in precedenti occasioni è stata imbrattata con scritte e slogan. E’ stato dipinta la lettera V, per Vendetta, simbolo del movimento ispirato al film omonimo di cui gli studenti indossano anche la maschera rappresentativa. Il corteo sta proseguendo la sua marcia con continui tentativi di sfondare il cordone protettivo delle forze dell’ordine: incidenti anche tra Porta Romana e via Santa Sofia. Un operatore video appartenente al quotidiano Il Fatto Quotidiano è rimasto colpito al volto da un fumogeno tirato dagli studenti. Si è accasciato a terra con il volto ricoperto di sangue ed è stato trasportato in ospedale. Analoghe manifestazioni studentesche si stanno svolgendo in molte altre città italiane, tra cui la capitale Roma.



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