Non arresta l’ondata di tensione che da alcune settimane a questa parte sta facendo crescere l’allarme terrorismo in seno alle forze dell’rodine Questa mattina, presso la Borsa di Milano in Piazza Affari e presso la sede di Equitalia, in via San Gregorio, sono state recapitate due buste sospette contenenti della polvere. I plichi sono stati presi in consegna della polizia che sta conducendo gli accertamenti. Complessivamente, le persone venute in contatto con le buste sono 11. 8 di queste si trovavano presso la Borsa, 3 nella sede di Equitalia. Sono state tutte condotte preso l’ospedale Sacco per gli verifiche obbligatorio,. Presso il nosocomio, sono state radunate anche le forze dell’ordine, ambulanze,  e vigili del fuoco ed esperti dell’Ncn (Nucleo chimico nucleare). A quanto è stato riferito, si esclude che la polvere potesse essere antrace. Si trattava di una sostanza bianca simile allo zucchero. Per il momento, per entrambi i pacchi non sarebbero stati inviati messaggi di rivendicazione da parte di alcuno. Negli edifici, tuttavia, sono ancora in corso gli accertamenti da parte delle forze dell’ordine per individuare i responsabili. Solo ieri sera, era stata intercettata una lettera indirizzata all’abitazione milanese del premier Mario Monti. Anch’essa conteneva della polvere che, tuttavia, non è stata giudicata pericolosa. Ieri pomeriggio, invece, sono state trovare tre buste con proiettili al centro smistamento poste dell’ aeroporto di Genova. Una di queste era stata indirizzata al presidente della Regione, Claudio Burlando, e all’ assessore alla Salute, Claudio Montaldo, in riferimento ai tagli alla Sanità; un’altra era destinata ad un istituto di vendita di case giudiziarie del basso Piemonte; la terza infine, sarebbe dovuta arrivare alla sede alessandrina di Eqitalia. Pochi giorni prima, avrebbero dovuto ricevere delle buste con proiettile, intercettate  Centro meccanografico di Poste Italiane di Lamezia Terme – il premier Mario Monti, Silvio Berlusconi, Pier Luigi Bersani,  il ministro del Welfare Elsa Fornero, Pierferdinando Casini, il diretto de Il Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, quello di Repubblica, Ezio Mauro, quello de Il Giornale,  Maurizio Belpietro, quello della Padania  Leonardo Boriani e, infine, quello del Tempo, Mario Sechi. 



Alcuni giorni prima ancora, il gruppo Fai – Federazione Anarchica Informale – aveva recapitato un bomba all’Agenzia Equitalia. Di via Andrea Millevoi 10, a Roma. Marco Cuccagna, direttore generale dell’agenzia, aprendolo era rimasto ferito alla mano. 

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