Il Consiglio regionale lombardo ha iniziato i lavori cantando l’Inno di Mameli in occasione del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Intanto la Lega  era alla bouvette del Pirellone

Mentre il consiglio regionale lombardo apriva i lavori cantando l’Inno di Mameli per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, il gruppo consigliare del Carroccio è andato al bar. Unico leghista presente, Davide Boni, presidente del Consiglio regionale, per doveri istituzionali che, tuttavia, mentre i suoi colleghi cantavano con una mano sul petto e una spilla tricolore appuntata sulla giacca, lui ha assisteva con il capo chino e le braccia conserte.



«Settanta secondi di Inno di Mameli non fanno male a nessuno, sono un simbolo importante di quello che siamo», ha commentato il presidente Formigoni dicendosi dispiaciuto dell’episodio. «Da Lombardi – ha aggiunto -, partecipiamo alla festa del tricolore perché la Lombardia ha avuto una parte molto grande nella costruzione dell’unità d’Italia. Abbiamo dato un contributo di sangue e di ideali e oggi continuiamo ad essere la locomotiva dello sviluppo dell’Italia in Europa e nel mondo». Critiche durissime provengono dal’interno della stessa maggioranza, Romano La Russa, assessore regionale alla Sicurezza, Protezione Civile e Polizia locale, esprime nei confronti del «gesto inqualificabile» il suo «totale disprezzo» e aggiunge: «Chi non rende onore alla propria bandiera, al proprio inno e alla Patria, non può che essere definito vigliacco e la sua esistenza meschina».



IL CONSIGLIO REGIONALE CANTA L’INNO DI MAMELI MENTRE LA LEGA E’ AL BAR  CLICCA > >QUI SOTTO PER IL VIDEO DI YOUTUBE 

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