ASSOLTO TABACCIAIO CHE UCCISE RAPINATORE – Il tabaccaio che uccise un uomo che tentò di rapinarlo è stato assolto dall’accusa di omicidio colposo. In primi grado era stato condannato ad un anno e 4 mesi.
Il 17 maggio del 2003 Giovanni Petrali, di 69 anni, uccise Alfredo Merlino, trentenne, e ferì Andrea Solaro, di 26 anni. I due erano entrati nella sua tabaccheria di piazzale Baracca e avevano tentato di rapinarlo. Lui, con la sua 9 per 21 bifilare esplose 7 colpi. Due andarono a segno, entrando nel petto di Merlino, che morì, pochi istanti dopo in strada. L’altro colpì la spalla di Solaro. I due avevano fatto irruzione mentre Petrali stava chiudendo l’esercizio commerciale. Solaro era armato di pistola. Immediatamente lo avevano schiaffeggiato per fargli capire che facevano sul serio. Mentre si stavano dando alla fuga, il commerciante aveva avuto una reazione, aveva estratto la pistola dal cassetto e sparato.
Ora l’uomo è stato assolto dall’accusa di omicidio, mentre quella di porto d’armi abusivo è caduta in prescrizione. Così è stato deciso dalla prima Corte d’assise d’Appello di Milano. Petrali era stato condannato, per omicidio colposo e lesioni colpose, in primo grado ad un anno e quattro mesi con la sospensione condizionale della pena. I giudici avevano ritenuto che il tabaccaio fosse incorso in un «errore di percezione» perché «sconvolto» dall’episodio.
Nel corso dell’udienza precedente, il sostituto Procuratore generale Piero De Gennaro aveva chiesto 9 anni e mezzo di reclusione per il tabaccaio ma lunedì i suoi legali hanno chiesto l’assoluzione completa per legittima difesa.
Un presidio di leghisti situati fuori dal tribunale per solidarietà con il tabaccaio, a cui ha partecipato l’europarlamentare e consigliere leghista Matteo Salvini, alla notizia della sentenza ha esultato.