Nome ben noto tra i frequentatori della curva del Milan. Si faceva chiamare Sandokan, vero nome Giancarlo Lombardi, ed era il capo di una fazione della tifoseria del Milan, i Guerrieri Ultras. Il suo nome era spuntato più volte in indagini varie, per rapina, porto abusivo d’armi, estorsioni e fatti legati alla tifoseria calcistica. Lo scorso luglio poi era stato condannato a cinque anni di carcere per tentata estorsione al Milan. Adesso Sandokan in carcere c’è finito veramente dopo essere sfuggito in qualche modo alla condanna emanata la scorsa estate. Allora in galera c’erano andate in tutte diciannove persone, mentre altre quattro erano state messe agli arresti domiciliari. L’uomo era infatti latitante.  Il tutto all’interno dell’operazione della Guardia di Finanza detta “Sinking”. Le accuse per tutti sono di truffe ai danni di banche, frode fiscale per riciclaggio e bancarotta fraudolenta. Nelle operazione la Finanza aveva eseguito anche il sequestro di 26 immobili, terreni, quote sociali di diverse società. Tra queste, quelle che avevano gestito locali famosi di Milano come Luminal e Shocking, mentre tra gli immobili posti sotto sequestro la discoteca Karma Borgo dei sensi. Sandokan tra le altre cose è accusato di aver riciclato circa un milione di euro. Con quei soldi che transitavano su conti correnti a suo nome aveva acquistato un appartamento sul lago di Garda. Non solo: Lombardi-Sandokan è anche implicato nella vendita, a prezzi maggiorati, di molti dei biglietti relativi alla finale di Atene del 2007 di Coppa dei Campioni. Per quell’episodio, ma anche in altre occasioni, Sandokan e i suoi soci avevano minacciato dirigenti del Milan per avere biglietti gratuiti o a prezzi molto bassi. Nel corso del processo di luglio, il Milan che si era costituito parte civile, era stato risarcito di 10mila euro per lanci di torce in campo avvenuto nel corso di due partite nel 2006, lancio che era stato fatto come gesto intimidatorio. I dirigenti venivano poi minacciati tramite telefono con la paura di sfodnamento die cancelli allo stadio o lancio di oggetti in campo per sospendere le partite.



Le indagini erano partite dal ferimento alle gambe di un tifoso del Milan, accaduto nell’ottobre 2006, che avevano svelato la faida interna ai gruppi di tifoseria ultras della curva milanista.

 

 

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