L’era Moratti è giunta al fine al termine definitivo. Politicamente, s’intende. O, per lo meno, in area meneghina, e per il momento. Sta di fatto che l’ex sindaco ha dato seguito alla parole immediatamente successive alla sua clamorosa sconfitta, quando Pisapia le soffiò, e non per un pugno di voti, lo scranno più alto di Palazzo Marino. Fece, infatti, sapere, che ci avrebbe rimuginato sopra, circa al posto che sarebbe andata a ricoprire in seno alla politica cittadina. Alla fine, ha deciso di uscirne completamente. Ha fatto pervenire, infatti, al presidente del Consiglio comunale e ai suoi ormai ex colleghi le sue dimissioni da consigliera. Ha spiegato, nella missiva, che la sua decisione è legata ai suoi crescenti impegni relativi alla gestione della comunità di San Patrignano 27. «Egregio Sig. Presidente – si legge nel documento – , è per il rispetto che nutro per Milano e nei riguardi dell’importante lavoro che il Consiglio Comunale svolge nella quotidianità, che oggi mi trovo a comunicare una decisione sofferta ma lungamente ponderata».



L’ex primo cittadino ha fatto sapere di aver intrapreso negli ultimi mesi un’intesa attività sociale presso la realtà che la sua famiglia, in quanto principale finanziatore, segue da più di 30 anni. Dal giorno in cui ha perso le elezioni, ha spiegato di essersi sempre più dedicata all’ente, sottraendo energie per il lavoro politico in seno al Consiglio tanto da aver ritenuto doveroso intraprendere un simile passo. «Ritornare ad essere per Milano un privato cittadino – ha aggiunto – non significa però rompere il patto con le migliaia di cittadini che mi hanno eletta in questo consesso. Anche se in modo diverso e indiretto continuerò a partecipare alla vita civile e politica della mia città, approfondendo i temi e le questioni importanti per essa e per il mio Paese». Dal canto loro, gli operatori della comunità di recupero dei tossicodipendenti e di sostegno agli emarginati, informati della scelta della Moratti, hanno voluto ricordare, con una nota, quanto la famiglia dell’ex sindaco ha fatto per loro negli anni, contribuendo, inoltre, a fondare la comunità.



Rispetto all’impegno della Moratti, poi, hanno spiegato che «è presente in modo assiduo, dal venerdì al lunedì di ogni settimana, per affiancarci nel nostro impegno sociale». Nessuno dei Moratti, tuttavia, prosegue la nota ha mai voluto ricoprire in seno alla comunità alcun ruolo specifico dirigenziale, limitandosi a fornire un contributo in termini di aiuto operativo e idee.   

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