Formigoni, si stacca la spina. Non è solo la Lega che lo chiede, adesso anche il segretario del Pdl ha detto di essere contrario all’accanimento terapeutico, invitando Formigoni a scegliere la data delle elezioni. Si è dunque capovolta la situazione di solo pochi giorni fa, quando lo stesso Alfano insieme a Maroni e a Formigoni avevano annunciato di aver trovato un accordo: giunta azzerata e ripartenza, insieme, da zero, fino al termine della legislatura previsto nel 2015. Ieri invece il consiglio federale della Lega ribaltava tutto dicendo che bisogna andare al voto ad aprile. Inutile la richiesta di spiegazioni da parte di Formigoni. Questa è la situazione. Ilsussidiario.net ha chiesto al sondaggista Arnaldo Ferrari Nasi il polso della situazione: è vero che la Lega è in forte risalita nelle preferenze degli elettori? “Non ho dati ancora precisi a livello regionale” dice “ma è vero che a livello nazionale la Lega dopo il tonfo di pochi mesi fa durante lo scontro Bossi-Maroni, è adesso in chiara risalita”. Secondo Nasi viene premiata la linea Maroni, un leader che trova apprezzamento addirittura nel sud Italia dove la Lega non ha mai fatto sfracelli: “La Lega sta recuperando, e non poco. Gli ultimi dati la danno intorno al 6%, con punte del 7. Colpisce che al sud la Lega per la prima volta ottenga riconoscimenti positivi, tutti basati sulla figura di Maroni che viene apprezzato come uomo delle istituzioni e per i risultati nella lotta alla mafia, argomento che al sud è sempre sentito come molto caldo”. Tutto questo, spiega Nasi, ha certamente galvanizzato lo stesso Maroni che sente la spinta positiva che viene dagli elettori, ecco perché la decisione repentina di staccare la spina alla giunta lombarda. Sono molti, aggiunge, i commenti da parte della base leghista che dicono in sostanza: ma perché non è stato fatto prima? “Maroni sta guardando senza esitazione al Pirellone, come ha sempre fatto d’altro canto. Incuriosisce come l’elettore leghista abbia già dimenticato il caos interno di soli pochi mesi fa e incuriosisce anche il fatto che si ignori che di fatto la Lega in Lombardia ha sempre governato con Formigoni. Dunque la domanda viene spontanea: cosa succederà adesso in Veneto e Piemonte dove esiste analoga alleanza? L’atteggiamento dell’elettore leghista sembra essere: perdoniamo tutto quanto successo purché si butti giù Formigoni, che per loro rappresenta l’ala berlusconiana”. Per Nasi invece è sensato che almeno a livello nazionale si vada a ricostituire l’asse Lega-Berlusconi, come vorrebbe quest’ultimo, anche se i dati dei sondaggi attuali non danno in questo senso un grande risultato.
“Siamo fermi intorno al 25%, con il circa 19% del Pd o di quello che diventerà, e il 6 della Lega”, dice Nasi. Sulla data delle possibili future elezioni lombarde, Nasi dice che all’elettore non interessa più di tanto se non in termini di risparmio economico, raggruppando cioè elezioni regionali e nazionali in un solo electron day, come peraltro chiede la Lega. “Che siano ad aprile o a giugno, poco interessa all’elettore”.