Nelle ultime ore pareva che gli eventi avessero iniziato a precipitare irrimediabilmente. Formigoni aveva fatto presente che, se la Lega non avesse cambiato opinione in merito al suo sostegno alla nuova giunta lombarda, si sarebbero indette le elezioni anticipate nell’arco di 45-90 giorni. Tanto più che, aveva aggiunto il governatore, ricorrere alle urne ad aprile, come richiesto dal Carroccio, comporterebbe sei mesi di logoramento. Stefano Galli, capogruppo del Carroccio in Regione dimissionario come i suoi colleghi ed assessori leghisti, ci spiega che, invece, non c’è alcuna frizione aggiuntiva. Il sostegno alla nuova giunta ci sarà. Anche se sulle elezioni ad aprile il suo partito non intende transigere.
Formigoni ha detto che se non cambiate atteggiamento si va a elezioni entro 90 giorni
Mi pare che ci sia stato un fraintendimento. Come già era stato deciso a Roma, alcuni giorni fa, nell’incontro tra Formigoni, Maroni e Alfano, il governatore sta dando seguito alla nostra richiesta di azzeramento della giunta. Ora, da parte nostra, per le indicazioni dei nuovi assessori, attenderemo le decisioni dei vertici. Non c’è alcuna novità, quindi, rispetto a quanto emerso dall’incontro di Roma. Casomai, è Formigoni che ha capito male qualcosa.
Le le elezioni anticipate, tuttavia, le chiedete comunque?
Questo sì. Una volta ricostruita una giunta e rispettata una serie di adempimenti obbligatori, si voterà ad aprile.
Da qui ad allora, quindi, quali saranno le priorità del governo lombardo?
Dobbiamo, anzitutto, approvare il bilancio entro dicembre. Rivedere la legge elettorale, eliminando il listino bloccato. E ottemperare, entro il 30 novembre, al decreto sui costi della politica per le Regioni, relativo alla riduzione degli stipendi dei consiglieri, alla verifica dei finanziamenti ai gruppi consiliari e alla riduzione delle quote delle amministrazioni regionali in diverse aziende, onde evitare il commissariamento del governo.
Qual è il motivo di fondo per il quale chiedete le elezioni in anticipo?
Dobbiamo votare prima perché, giunti a questo punto, è chiaro a tutti come il contesto politico sia stato irrimediabilmente contagiato dall’ndrangheta. Su di questo non possiamo transigere.
Eppure, le elezioni sono il terreno di coltura ideale per le infiltrazioni mafiose. Non era meglio, negli anni che mancano alla scadenza naturale della legislatura, prendere dei provvedimenti per combatterle?
E’ necessario fare piazza pulita di qualunque sospetto ora. In tal senso, non è possibile aspettare. Anche perché la vicenda potrebbe non rappresentare un caso isolato. Riteniamo, quindi, che occorra affrettare il voto.
Cosa farete per impedire infiltrazioni?
Crediamo, anzitutto, che il problema non si possa estirpare attraverso il sistema elettorale. Non ne esistono, infatti, di perfetti. E, sia con le preferenze che senza, non possono garantire l’assenza di infiltrazioni.
Cosa lo garantisce allora?
E’ compito dei partiti fare piazza pulita al proprio interno. Evitando, tanto per cominciare, di ricandidare coloro sui quali sono ricaduti sospetti di questo genere o che hanno avuto problemi con la legge.
Correrete con il Pdl o da soli?
Quanto è accaduto è gravissimo. Tuttavia, se il Pdl avrà uno scatto d’orgoglio è porrà rimedio alla sua situazione interna, non escludo un’alleanza.
Chi sarà il vostro candidato?
Il 20 e il 21 ottobre installeremo 1500 gazebi in tutta la Lombardia in cui daremo la possibilità ai cittadini di esprimersi in merito alle elezioni anticipate, e consentendo loro di indicare un nome.
Si tratterà di primarie?
Sarà, piuttosto, un referendum intern nos.
In ogni caso, pretenderete un candidato leghista, o siete aperti ad altre ipotesi?
Prima del 20 e del 21 è presto per dirlo. Per allora, avremo sicuramente indicato chi, tra i leghisti, riteniamo il candidato migliore.
E Formigoni? Lo accettereste in un ruolo di primo piano all’interno della coalizione o porreste dei veti?
Diciamo che 17 anni di governo ci sembrano abbastanza…
E Albertini?
In tal caso attendiamo le decisioni dei vertici.
(Paolo Nessi)