Un bando di concorso per offrire un edificio a pagamento alla comunità islamica di viale Jenner, la cui sede attuale è sotto sfratto. E’ quanto ha annunciato il vice sindaco di Milano Maria Grazia Guida, chiarendo che non si tratta di un favore o di una “corsa preferenziale”, ma di osservanza di quanto garantisce la costituzione italiana in termini di libertà religiosa. Si tratta, ha aggiunto, di risolvere quanto le precedenti amministrazioni comunali hanno lasciato in sospeso. Si tratta infatti dell’annoso problema relativo alla comunità islamica che attualmente usa da anni un edificio attualmente sotto sfratto causando numerose divergenze con gli abitanti della zona in viale Jenner. Famose le polemiche quando alcuni anni fa gli islamici si mettevano a pregare sul marciapiede causando intralci e proteste. Il vice sindaco ha anche fatto sapere che presto si partirà con l’annunciato albo delle comunità religiose milanesi, in modo tale da schedare e avere tutti i dati relativi alle tante comunità religiose esistenti a Milano. Quindi a gennaio il bando per trovare un nuovo spazio per la comunità islamica il cui edifico occupato in viale Jenner da circa 25 anni è sotto sfratto. “All’inizio dell’anno nuovo, passeremo ai bandi per assegnare gli spazi disponibili, ovviamente tenendo conto delle urgenze. Oltre a viale Jenner, ci sono la casa della Cultura islamica di via Padova 144 e gli evangelici. Queste sono le priorità” ha aggiunto il vice sindaco. A proposito delle proteste dei residenti, il vice sindaco fa sapere che si tratta di un argomento che viene spesso strumentalizzato: lei, ha detto, seguirà quanto il cardinale Martini aveva sempre chiesto in termini di dialogo interreligioso. Cita anche l’attuale cardinale Scola che anche lui ricorda il tema del meticciato culturale come risorsa della società: “Le religioni insegnano a costruire di ponti” ha detto. Quindi ha spiegato quanto è sotto lo studio della giunta: “Sto collaborando con i settori dell’Urbanistica e del Demanio per individuare gli spazi che verranno assegnati. Siamo consapevoli che dopo anni di ritardo ora è necessario dare le risposte che la città chiede su questo tema. Una sfida importante per una città che vuole essere a misura degli uomini e delle donne del nostro tempo”.
Questo annuncio del vice sidnaco giunge dopo il convegno tenuto ieri a Palazzo Real epromosso dal comune insieme all’associaizoen della casa di carità insieme a don Virginio Colmegna, in ricordo di padre David Maria Turoldo e padre Ernesto Balducci.