Nuovi scioperi e nuovi disagi previsti per le giornate di giovedì 29 e venerdì 30 novembre. Lo sciopero indetto dal sindacato Cobas-Cub, infatti, attraverso un’agitazione di 24 ore che coinvolgerà tutte le città italiane, fermerà tutti i mezzi pubblici (autobus, tram e metropolitane) per l’intera giornata di giovedì 29, fatta eccezione per le fasce garantite stabilite nelle singole città in cui il servizio viene assicurato. Inoltre alle ore 21 sempre di giovedì è pronto a scattare lo sciopero ferroviario, con treni a rischio fino alle 21 del giorno successivo, venerdì 30, giornata in cui si fermerà anche il trasporto aereo, il settore appalti e attività di supporto ferroviario e tutti i collegamenti marittimi con le isole minori. Inoltre dalle ore 8 del 30 novembre fino alle 8 del primo dicembre sono anche a rischio i collegamenti marittimi con le isole maggiori. Per quanto riguarda la città di Milano, i lavoratori coinvolti incroceranno le braccia il 29 novembre dalle ore 8.45 alle 15 e dalle 18 fino al termine del servizio. E’ l’Atm a comunicare che, vista la concomitanza con l’inizio dello sciopero ferroviario previsto dalle ore 21, la linea 924 (Segrate-Lambrate FS) e la linea 121 (San Giuliano Milanese-San Donato) effettueranno, a partire da quest’orario, servizio regolare, in ottemperanza alle delibere della Commissione di Garanzia relative alla concomitanza di scioperi nel trasporto ferroviario e nel trasporto pubblico locale. La città di Milano si prepara dunque a una nuova giornata di sciopero dopo quella del 2 ottobre scorso, un pomeriggio di caos causato anche da un guasto della metropolitana nella stazione Gambara e dal blocco di due treni in galleria a Lima. Il giorno successivo a quello che viene ormai chiamato “martedì nero” per il trasporto pubblico del capoluogo lombardo il presidente di Atm bruno Rota spiegò che “il concatenarsi di eventi straordinari in pochi minuti è stata una iella grossa”. In commissione Trasporti a palazzo Marino, infatti, riferendo quanto accaduto quel pomeriggio sulla linea 1 della metropolitana, Rota disse chiaramente: “Ci sono due cose da rilevare. Contemperare l’esigenza delle persone di tornare a casa con il diritto di sciopero è un’attività che difficilmente può rientrare nei compiti di Atm. E il concatenarsi di eventi straordinari in pochi minuti – dichiarò il presidente di Atm – è stata una iella grossa”. 



Questo perché “si è trattato di fatti straordinari, e dire che in Atm gli incidenti sono aumentati è menzognero”. Anzi, aggiunse, “il calo dei guasti superiori ai 5 minuti per problemi sui mezzi è stato in alcuni mesi superiore al 40%”.

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