E’ infuriato Marco Flavio Cirillo, sindaco di Basiglio, in provincia di Milano, che in questa intervista per IlSussidiario.net critica duramente la decisione della seconda sezione del Tar della Lombardia, che ha rigettato l’istanza di sospensiva proposta dai Comuni di Basiglio e Assago contro l’Area C, il provvedimento che disciplina l’accesso all’interno della Cerchia dei Bastioni. Il Tribunale amministrativo ha infatti espresso «forti dubbi» sull’ammissibilità del ricorso, presentato da diversi soggetti destinatari di «discipline differenziate di accesso ad Area C tra i quali, quindi, non sembra potersi escludere un conflitto di interessi». Inoltre il Tar spiega che i due Comuni di Basiglio e Assago «asseriscono di agire a tutela di interessi delle collettività stanziate sul loro territorio, senza prospettare quali concrete, diffuse ripercussioni arrecherebbero ad essi i provvedimenti impugnati». Ma Cirillo non ci sta, e si dice «esterrefatto» da questo giudizio, spiegandoci che in passato il Tar ha invece accolto i ricorsi presentati da quattro Comuni confinanti per costringere il Comune di Basiglio a rinunciare alla sua Ztl. «A novembre del 2011 abbiamo assistito ad una sentenza opposta del Tar, – afferma Cirillo – che ha accolto il ricorso presentato da quattro Comuni. Di questi, tre sono confinanti e uno invece no, anzi addirittura si trova in provincia di Pavia. In quel caso inoltre venne bocciata una zona a traffico limitato, cioè un’area regolamentata al pari di tutte le città italiane, e non un’Area C, che vieta l’ingresso se non previo pagamento. In quel caso il Tar disse di voler far prevalere il diritto alla mobilità degli altri comuni, tutte fantasie che però invece per Milano non sono valse. Non c’è niente da fare: l’Italia è la Repubblica dei Tar, e ormai non c’è certezza di nulla».



Il sindaco Cirillo non ha comunque intenzione di arrendersi: «Sono rammaricato, ma non mi sento sconfitto, e combatteremo fino alla fine ricorrendo certamente al Consiglio di Stato.  Questa è una vicenda che grida vendetta da ogni punto di vista, in particolare da quello del rispetto del diritto dei cittadini che devono essere coinvolti in un processo di pianificazione della mobilità dell’hinterland. Milano non può credere di istituire dall’oggi al domani un dazio per entrare nel centro della città».  



Riguardo ai dubbi sollevati dal Tar sull’ammissibilità del ricorso presentato dai Comuni di Basiglio e Assago, il sindaco Cirillo a maggior ragione si chiede: «Come mai questi dubbi non sono stati sollevati a favore del Comune di Basiglio nel momento in cui sono stati presentati ricorsi da Comuni che si trovano addirittura fuori provincia? In quel caso si è preferito  favorire gli interessi dei cittadini che passavano attraverso il nostro Comune, ma allora che cosa dovrebbero dire i residenti di Basiglio che lavorano a Milano e che ogni giorno devono recarsi in città? Semplificando, direi che è un giudizio che non sta davvero in piedi. Esistono verità, ed esistono verità processuali, e insisto a dire che questa è ormai l’Italia dei Tar, che ormai ci tengono in pugno».



Il sindaco di Basiglio è convinto che l’Area C sia «fortemente penalizzante, un provvedimento che non sta in piedi, che non serve a nulla nella lotta allo smog, ma solamente a far cassa. Proprio perché siamo un comune di area urbana, e visto che non è possibile entrare in città, il comune di Milano deve provvedere a trovare un’alternativa e un potenziamento dei mezzi pubblici, ma ovviamente questo non è mai accaduto».

Tornando sul differente giudizio del Tar riguardo Area C milanese e Ztl di Basiglio, Marco Flavio Cirillo vuole sottolineare che in passato «il ricorso non era stato presentato contro un blocco del traffico previo pagamento di denaro, ma contro una semplice regolamentazione delle strade. Volevamo quindi solamente bloccare l’accesso di alcune strade, offrendo naturalmente alternative. Per lo stesso motivo ha fatto ricorso anche un comune addirittura in provincia di Pavia, e sono stati tutti ammessi. La bocciatura del Tar è quindi chiaramente illogica, un caso da manuale di schizofrenia processuale». «Difenderò i cittadini di Basiglio fino alla morte, – conclude il sindaco Cirillo – perché sono in tanti a lamentarsi, soprattutto in un periodo di grave crisi economica come questo: 5 euro per 300 giorni all’anno fanno 1.500 euro totali e inoltre non ci sono trasporti adeguati. Diciamo la verità: Milano è ormai in preda al degrado, con buona pace di chi sta amministrando e governando la città, che comunque è stato scelto dai cittadini. Ovviamente rispetto questo voto, ci mancherebbe altro, ma i risultati sono poi quelli che vediamo».

 

(Claudio Perlini)