La Sea Aeroporti di Milano continua a fare profitti e a stilare bilanci lusinghieri. Buoni ricavi gestionali, un utile netto in crescita. E pure in crescita è il traffico a Milano Malpensa e a Milano Linate: più 4,2 passeggeri e più 4,1 di merci. Tutto questo avviene nonostante il difficile momento macroeconomico e di settore. Giuesppe Bonomi, presidente di Sea, al termine del consiglio di amministrazione che ha approvato il progetto di bilancio per il 2011, ha detto: “Il 2011 è stato un esercizio caratterizzato da un complesso scenario macroeconomico e del settore del trasporto aereo. In tale contesto il Gruppo Sea ha registrato risultati in crescita, proseguendo nello sviluppo del traffico passeggeri attraverso l’aumento di nuove rotte – 191 le destinazioni servite da Malpensa, rispetto alle 168 di fine 2010 – che si conferma primo scalo italiano”. Tutto bene? Fino a un certo punto. Secondo il professor Marco Ponti, docente di Economia dei trasporti al Politecnico di Milano, questi lauti profitti in un periodo di profonda crisi non corrispondono affatto alle esigenze degli utenti, come spiega a ilsussidiario.net.



Perchè professor Ponti ?

Perché gli aeroporti sono monopoli naturali e dovrebbero fare profitti, se ben regolati, solo in caso di rilevanti capacità di ridurre i costi o aumentare i ricavi, e inoltre tali profitti dovrebbero successivamente tradursi in benefici degli utenti tramite riduzione periodica delle tariffe. Ma Sea ha fatto rilevanti profitti anche in periodi di crisi, né sembra aver ridotto sostanzialmente i costi per quanto è dato sapere.



Tutto questo a che cosa è dovuto?

In Italia c’è una strana concezione delle Authority. Devo dire che anche nel mondo della stampa si fa fatica a fare comprendere che le Authority sono fatte per difendere i clienti, i consumatori. Ora l’Authority in Italia, il regolatore non è indipendente e appare nel complesso debole nel difendere gli utenti. Quindi, per ogni prospettiva futura, il primo passo è quello di avare un regolatore indipendente e forte.

Sembra che si sia alla vigilia di questo nuovo regolatore ?

La speranza è l’ultima a morire. Sembra che con questo nuovo governo Monti la costituzione di una nuova autorità di regolazione indipendente sia alle porte. Se agirà efficacemente in difesa degli utenti, che sono in gran parte milanesi, abbatterà i profitti attesi, almeno quelli definibili come rendita di monopolio.



In questo periodo c’è un dibattito in corso sulla Sea e c’è pure un’inchiesta aperta dalla procura della Repubblica per turbativa d’asta relativa alla cessione di alcune quote da parte del Comune. C’è chi ha pure proposto, come l’ex assessore Carlo Masseroli di vendere tutto il pacchetto di azioni in mano al Comune e fare un trasparente bando internazionale.

Io non sono contrario in linea di principio a vendere tutto, ma non in questo momento, non fino a che non sia istituito un regolatore indipendente e forte. E poi ci sono altre ragioni.

Quali esattamente?

Le ragioni contro la cessione del cento per cento risiedono nei profitti che Sea genera alla proprietà, ma non in quanto il Comune dovrebbe rinunciare a tali profitti. Infatti l’acquirente valuterebbe la propria offerta proprio in base al flusso di profitti attesi, scontato al momento dell’acquisto. Il comune cioè incasserebbe subito, anche se scontate, le plusvalenze attese, che potrebbero essere ancora più rilevanti di quelle attuali. Infatti, se l’acquirente stimasse che la propria capacità manageriale, disponendo del controllo totale della Sea, sarebbe in grado di generare profitti più consistenti, potrebbe aumentare la propria offerta in proporzione.

Che orientamenti suggerirebbe per il futuro?

Aspettiamo il regolatore e poi i migliori suggerimenti sono di tipo britannico. Imporre a Sea, per esempio, per ottenere maggiore concorrenza, di vendere separatamente Linate e Malpensa, con gran beneficio dei viaggiatori lombardi, e forse anche per le casse comunali. A Londra il gestore aeroportuale è stato costretto a vendere due aeroporti su quattro per questo motivo.

(Gianluigi Da Rold)