Sembra che la Lega sia intenzionata a mandare a casa il governatore lombardo per indire, nel 2013, elezioni anticipate, in concomitanza con quelle politiche. Guarda caso, la posizione del Carroccio è emersa a pochi giorni dalla notizia secondo cui Formigoni sarebbe indagato per concorso in corruzione e finanziamento illecito alla campagna elettorale. In realtà, benché l’ipotesi sia tutt’altro che esclusa, non si tratta di un vero e proprio ultimatum. La decisione finale sarà assunta dal Congresso nazionale di domenica prossima dove, con ogni probabilità, Maroni sarà posto ufficialmente a capo dei leghisti. Nel frattempo, è lui stesso a far sapere che difficilmente la permanenza di Formigoni alla guida della Regione fino al 2015 è da considerarsi realistica. Abbiamo chiesto ad Andrea Gibelli quali sono le intenzioni del suo partito.
Volete che Formigoni si dimetta?
La questione è stata affrontata dal Consiglio federale: va detto, anzitutto, che non ci interessano le indagini giudiziarie, che seguono il loro corso, né le supposizioni di carattere giornalistico, che lasciano il tempo che trovano. Riteniamo, invece, che in vista della politiche del 2013, occorra una valutazione complessiva del nostro rapporto con il Pdl. Non rinneghiamo nulla e stiamo governando bene. Ma crediamo che un check-up che contestualizzi tale rapporto, sia a livello nazionale che regionale, sia assolutamente necessario. Anche alle luce del clima che si è venuto a creare.
Quale clima?
Come si legge tutti i giorni sui giornali, i rapporti tra la Lega e il Pdl, a livello regionale e nazionale, sono piuttosto complicati.
Volete le elezioni anticipate o no?
Intendiamo aprire un tavolo di confronto a seguito della linea politica che sarà assunta dal Congresso federale di domenica. Attualmente, tale linea non c’è. Per il momento, abbiamo anticipato una valutazione di opportunità che sarà perfezionata quando si sarà stabilito cosa la Lega intenda fare in futuro e quali saranno le sue scelte strategiche.
Esistono condizioni tali per cui, se si verificassero, potreste staccare la spina?
Anche tali condizioni saranno stabilite al Congresso di domenica
Lei, personalmente, cosa prevede?
Credo che sia opportuno lasciar fare ai partiti le proprie scelte. Tenga conto, in ogni caso, che per anni abbiamo sostenuto e condiviso molte battaglie del Pdl. Ma da quando si è insediato il governo Monti, abbiamo assistito a prese di posizione e approvazione di provvedimenti opposti a quanto sostenuto in passato. Ci chiediamo, quindi, se il Pdl esista ancora.
Pensa che Formigoni, in Regione, stia ragionando come il Pdl che sostiene il governo?
Crediamo, semplicemente, che anche la Regione vada collocata dentro il contesto nazionale in vista del giro di boa importante che sono le Politiche.
E’ vero che all’indomani della mozione di sfiducia di inizio giugno, proposta dal Pd e alla quale non avete dato l’appoggio, avete posto a Formigoni alcune condizioni per continuare e sostenerlo? Ovvero, il rilancio del federalismo fiscale, l’introduzione di una moneta complementare e la creazione del nucleo della Padania assieme a Piemonte e Veneto
Non bisogna politicizzare proposte che aiutano il nostro sistema produttivo. Il federalismo, anzitutto, è caro a entrambi e va rilanciato in agenda. La moneta complementare è stata introdotta in diverse realtà in Europa. Su questo non c’è ancora un progetto, ma una valutazione degli effetti laddove è stata utilizzata soprattutto per aiutare le pmi penalizzate dal credit crunch. Vediamo, infine, che le Regioni resistono meglio a situazioni di crisi quando si coordinano tra loro. Queste condizioni non sono oggetto di scambio e trattativa politica ma rappresentano la “carne al fuoco” necessaria per governare sempre meglio.
Stefano Galli, capogruppo del Carroggio in Regione, ha detto che, al di là della vicenda giudiziaria, la questione delle vacanze ha creato qualche mal di pancia. Cosa intendeva?
E’ sufficiente interrogare gli elettori per capire quanto la questione abbia toccato le coscienze. Non si tratta di una questione politica, e a noi non ci condiziona. Ma condiziona l’opinione pubblica.
Se Formigoni si dimettesse, vi candidereste alla guida della Regione?
Anche questo lo deciderà il congresso. Non è un mistero, in ogni caso, che guidare tutte le regioni del nord, regionalizzando la Lega in termini di responsabilità, fa parte di un nostro disegno strategico che potrà essere più o meno confermato al congresso.
Chi potrebbe essere, eventualmente, il vostro candidato?
Maroni, attualmente, è il più accreditato.
(Paolo Nessi)