Un viaggio nella Milano dei misteri e dei segreti. La Milano delle ombre. La Milano che viviamo ogni giorno, freneticamente, osservandola, ma senza riuscire a vederne i suoi lati oscuri.
Fabrizio Carcano, il Dan Brown milanese, dopo il successo ottenuto un anno fa con il noir rivelazione gli “Angeli di Lucifero” (7 ristampe, superato il muro delle 10mila copie vendute), dallo scorso 17 maggio è tornato nelle librerie lombarde, con un nuovo giallo di taglio occulto-artistico, “La Tela dell’Eretico”, volumone di 654 pagine – ma si possono divorare in meno di una settimana, assicura l’autore – incentrato sulla caccia a una misteriorsa tela vergata da Leonardo da Vinci durante i lavori preparatori dell’affresco dell’Ultima Cena nel refettorio di Santa Maria delle Grazie.



Una storia ambientata nella primavera del 2011, in una Milano distratta dalla campagna elettorale per il Comune, dove i due protagonisti, lo scorbutico commissario Bruno Ardigò e l’intraprendente giornalista di nera Federico Malerba – amici veri, che battibeccano, litigano ma alla fine collaborano perché sempre amici sono – si trovano alle prese con una misteriosa catena di morti nel piccolo mondo antico degli artisti del pennello: pittori, galleristi, docenti di Brera. Alcuni di essi suicidi con un misterioso rituale desueto da secoli, il “consolamentum” degli eretici Catari, ovvero un lungo digiuno purificatore e una goccia di veleno per accelerare la fine, con un Vangelo di san Giovanni piazzato sul volto e una tau al collo, altri spediti all’altro mondo con un rogo purificatore per mondarli dei loro peccati terreni.



Ad accomunarli la passione ossessiva per Leonardo.

Punto di partenza di un’inchiesta che si snoda in città, nei vicoli del centro storico, per poi allargarsi ai monasteri della Brianza e del Garda dove sono transitati sia i Catari in fuga da Milano sul finire del 1400 sia lo stesso Leonardo.
Molta bella Lombardia, con la sua arte e il suo mistero, ma soprattutto una Milano segreta, con il suo inedito volto eretico.

“Poca finzione e tanta realtà – garantisce Carcano – basta andare a farsi un ricerca in biblioteca o persino su internet. Sul finire del ‘400, nella Milano degli Sforza, l’eresia catara attecchì tra i milanesi, tra il popolino povero e affamato, ma fece proseliti anche illustri, tra cui Leonardo, che disseminò di indizi e simboli le sue principali opere, inclusa l’Ultima Cena”.
Ma in questo libro non c’è solo il Leonardo eretico. C’è anche il Leonardo uomo, con i suoi sentimenti e le sue debolezze.



“In particolare – svela l’autore – la sua probabile omosessualità e il suo amore per il giovane allievo Andrea Salaino, il suo pupillo, che lo affiancherà per trent’anni. Ossessionandolo con la sua bellezza. Biondo, femmineo, angelico: in pratica il sosia del San Giovanni dell’Ultima Cena. Da qui la banale deduzione che il Genio abbia utilizzato proprio il suo pupillo quale modello per il discepolo prediletto che affianca Gesù nell’affresco di Santa Maria delle Grazie”.
In mezzo alle 654 pagine i misteri del centro di Milano, da piazza Vetra al Castello Sforzesco, dalla pinacoteca Ambrosiana e quella di Brera.

“Luoghi bellissimi e suggestivi, dove arte e bellezza viaggiano a braccetto con il mistero e con gli indizi disseminati da Leonardo nei suoi vent’anni milanesi. Un libro per conoscere meglio Milano e il suo lato nascosto. Ne “Gli Angeli di Lucifero” svisceravo il volto esoterico della mia città, con Leonardo che appariva nelle retrovie, mentre nella “Tela dell’Eretico” resuscito e racconto la Milano degli Eretici e questa volta Leonardo irrompe prepotentemente sulla scena. D’altronde se parli di Milano e dei suoi misteri non puoi non raccontare di Leonardo…”.

(Alessandra Damaschino)