Milano si interroga sull’episodio shock che ha visto l’omicidio di una coppia in mezzo alla strada e sotto gli occhi dei passanti. L’episodio è accaduto ieri verso le otto in via Muratori nelle vicinanze della centralissima Porta Romana: Massimiliano Spelta e la sua compagna Carolina sono state freddati a colpi di pistola da un killer sceso da un motorino. In braccio avevano la figlioletta di quasi 2 anni che fortunatamente è scampata alla strage. Sul fronte politico si è già accesa la polemica, con le forze di opposizione che lamentano una situazione di poca sicurezza a Milano. Ilsussidiario.net ha chiesto al professor Gian Carlo Blangiardo un parere sull’episodio e se secondo lui esistono gli estremi per parlare di un problema di sicurezza a Milano e in Italia, magari alimentato dalla crisi economica: “Al momento sembrerebbe un caso abbastanza isolato” ha detto.  “In passato ci sono state situazioni analoghe con attori diversi, ma non è qualcosa di particolarmente preoccupante. E’ invece un evento capitato come ne sono capitati altri in passato. Non mi metterei a parlar di problema della sicurezza solo perché non sappiamo per quali motivi è avvenuto un caso del genere. Avrà le sue spiegazioni, le indagini ci diranno perché è successo. lo vedo un caso isolato e non un fenomeno di massa o un segnale di cambiamento almeno per il momento”. Esistono però altre situazioni metropolitane, soprattutto al sud, dove invece si può parlare di emergenza sicurezza: “Certo ma sono contesti di tipo diverso. E’ chiaro che c’è una correlazione fra la criminalità e il degrado sociale con il problemi di gruppi che si fanno avanti per avere il controllo del territorio e cose del genere. Sono cose notissime che hanno come risvolto episodi di regolamento di conti o situazioni legate al crimine che creano episodi violenti con una certa frequenza”. Aggiunge Blangiardo però che “queste situazioni sono abbastanza frequenti nelle aree dove esiste questo tipo di contesto. Nell’area milanese anche se sappiamo che ci sono diramazioni della ndrangheta e della mafia non esiste una situazione paragonabile ad esempio a quella napoletana”. Dunque è esagerato parlare di allarme sicurezza: “Si può senz’altro dire che il degrado sociale è legato in qualche modo al degrado economico. In una situazione di crisi che in qualche modo sta emergendo con una certa chiarezza le situazioni che possono portare a problemi di natura economica e che poi hanno conseguenze di vario genere legate alla criminalità casi come quello di Milano possono essere favoriti dalla situazione di crisi, a Milano come altrove”. 



Magari semplicemente perché una persona con problemi economici chiede un prestito alla persona sbagliata: “Certo, c’è il discorso dei prestiti, ma anche quello degli sgarbi che uno che va male fa per forza di cose al fornitore o al personale, con tutti  quelli cioè con cui hanno rapporti di natura economica. C’è chi se lo lega al dito e poi può fare azioni discutibili. La crisi economica non porta necessariamente a un peggioramento di contesto sociale, ma certamente è un fattore che accentua certe situazioni provocando anche episodi come questo”. 

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