Un imprenditore di 75 anni, Giovanni Biffi, titolare delle Officie meccaniche a suo nome, è stato vittima stamane di un attentato. Ignoti a bordo di un furgone lo hanno seguito su una strada provinciale di campagna in località Basiano nel milanese. Il luogo dove è avvenuto il fatto è a pochissima distanza dal casello dell’autostrada Cavenago-Cambiago A4. E’ successo pochi minuti prima delle otto di stamane: i malviventi lo hanno affiancato mentre era alla guida della sua vettura e hanno sparto una decina di colpi di arma da fuoco. I malviventi non avevano intenzione di uccidere infatti hanno sparato all’altezza della portiera, ottenendo il risultato di ferire l’uomo alle gambe poi sono fuggiti via. Un avvertimento dunque, lo hanno gambizzato in perfetto stile mafioso. Biffi non è in gravi condizioni, non si teme per la sua vita, si trova ricoverato in ospedale, ma intanto le autorità hanno già fatto partire le indagini cercando di scoprire il motivo dell’attentato. Non ci sono testimonianze sui fatti perché il punto dove è avvenuto l’episodio è in mezzo ai campi, anche se un uomo ha raccontato di un tamponamento in quella zona e di una lite tra gli occupanti di una macchina e di un camion che poi avrebbe inseguito la vettura sparando. Ma i carabinieri hanno scartato questa versione die fatti e si indaga invece nella vita privata dell’imprenditore per scoprire se abbia avuto minacce dalla malavita per pagare tangenti o se fosse coinvolto lui steso in qualche episodio criminoso. Ogni pista ovviamente è aperta e si aspetta di poter parlare approfonditamente con l’imprenditore stesso. Ennesimo nuovo episodio dunque di malavita violenta dopo la strage in pieno centro a Milano, un allarme sicurezza che comincia a preoccupare anche se si tende a minimizare. Sta di fatto che attentati in pieno giorno come questi ultimi due sono una rarità nel milanese, ma evidentemente il livello di sicurezza è stato superato da qualche tempo. Proprio ieri a proposito di Milano era intervenuto il segretario del Pdl Alfano chiedendo che venga nuovamente schierato l’esercito a difesa della sicurezza dei cittadini.



Come si sa, all’insediamento della Giunta Pisapia il servizio di controllo della sicurezza offerto da membri disarmati dell’esercito è stato sopeso e annullato.

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