Dedicata a Santa Maria Nascente, la cattedrale ambrosiana celebra sabato 8 settembre la festa patronale. Come’è tradizione, l’arcivescovo cardinale Angelo Scola presiederà la santa messa in Duomo alle ore 9.30, inaugurando l’anno pastorale 2012/13 presentando, durante l’omelia, la Lettera pastorale dal titolo “Alla scoperta del Dio vicino”. La celebrazione, che sarà trasmessa in diretta sul sito della diocesi di Milano e su Telenova (canale 664), sarà anche l’occasione, per i fedeli lombardi, di salutare il vescovo Carlo Maria Roberto Redaelli, già vicario generale della diocesi ambrosiana, eletto arcivescovo di Gorizia. Inoltre, durante la messa si svolgerà il rito di ammissione per 23 seminaristi del terzo anno di teologia, in cammino verso il sacerdozio, e di 7 candidati al diaconato permanente.
La Lettera pastorale che guiderà il percorso di fede dell’arcidiocesi nell’anno sociale che sta iniziando, si articola in tre parti: “Il dono della Fede”, “La vita nella Fede”, “Le tappe del cammino comune”.
Nella prima parte, partendo dal paragrafo “Eredi di un patrimonio inestimabile” con un cenno all’opera evangelizzatrice della Chiesa di Milano nel secondo dopoguerra, il capitolo si articola in altri sei paragrafi dedicati a “Fede e nuova evangelizzazione”, “La fede, incontro con Gesù Cristo Salvatore”, “La grazia della fede: l’io nasce dall’alto”, “Il noi della fede”, “I pilastri della comunità credente” e “Perseverare nella fede”.
Il secondo capitolo pone l’accento su quattro ambiti che richiedono una particolare cura pastorale: la famiglia, i giovani, i ministri ordinati e i consacrati/e e l’ambito dell’odierna società plurale. Ognuno di questi quattro paragrafi si articola in tre momenti: lo sguardo della fede, una breve descrizione delle prove (tentazioni) a cui è sottoposta, l’occasione di conversione offerta dall’Anno della fede.
Infine nel terzo e ultimo capitolo, la Lettera pastorale contiene le proposte concrete e gli appuntamenti principali che caratterizzeranno il nuovo anno pastorale.



L’omelia del cardinale Scola con la presentazione della Lettera pastorale viene pubblicata integralmente sul sito della diocesi e sul sito personale dell’arcivescovo.

Pochi tra i non ambrosiani sanno che l’intitolazione del Duomo non è alla Madonna adulta raffigurata dalla nota “Madonnina” sulla guglia maggiore, ma alla Maria bambina, la “Mariae nascenti” ricordata dalla scritta sopra il portone centrale della cattedrale. E proprio per il suo essere patrona della chiesa cattedrale che i milanesi hanno sempre nutrito una particolare devozione a Maria Bambina, come testimoniano le molte statue di una neonata stretta in fasce venerate in numerose chiese e nel santuario di via Santa Sofia. I più anziani tra i cittadini milanesi si ricorderanno poi la consistente presenza negli ospedali delle suore di Maria Bambina che fino a pochi decenni fa hanno continuato nelle strutture sanitarie milanesi l’opera di carità assistenziale e medica che ha da secoli caratterizzato la chiesa ambrosiana.
Il forte legame che fin dalla sua costruzione lega il popolo milanese al suo Duomo è molto stretto, come testimoniato proprio quest’anno dalla mostra intitolata “Ad Usum Fabricae. L’infinito plasma l’opera: la costruzione del Duomo di Milano”, curata dalla Compagnia delle Opere, Martina Saltamacchia, Mariella Carlotti e Marco Barbone, e presentata al Meeting di Rimini dal 19 al 25 agosto scorsi.
Ma il Duomo ha ancora bisogno dei milanesi: la manutenzione dell’intero complesso è continua e molto costosa e la Veneranda Fabbrica del Duomo ha pertanto lanciato la campagna “Adotta una guglia. Scolpisci il tuo nome nella storia”, per la raccolta di 25 milioni di euro necessari per il restauro delle 135 guglie della cattedrale. 



Leggi anche

Allarme povertà a Milano, 6 su 10 bisognosi sono donne-madri/ Come mai i dati sono in aumento?