Non tutti lo sanno, ma il grandioso Duomo di Milano, una delle meraviglie del mondo, è dedicato a Maria Nascente, cioè alla Natività di Maria. La cui festa, millenaria, risale al papa Sergio I. Questi fu in carica dal 687 al 701 e istituì una processione in onore della Nascita della Vergine per l’8 settembre, importandola dall’Oriente dove era festeggiata da più tempo. Alla fine del secolo IX la ricorrenza era osservata in tutta la Cristianità, divenendo obbligatoria nel secolo XI. Nel 1241 venne istituito un “ottavario” (otto giorni di preghiere preparatorie) in vista della festa e, un secolo dopo, l’osservanza del digiuno nella “vigilia”.



Di recente, però, il caso Medjugorje sembra aprire un problema su questa data. Infatti, i veggenti sostengono che la Gospa stessa ha detto loro di essere nata il 5 agosto (una faccenda a cui dedico parecchio spazio nel mio libro su Medjugorje). Anzi, fu Lei stessa a chiedere loro di prepararsi al bimillenario della sua nascita con digiuni e preghiere. Il giorno fissato i veggenti si recarono sul luogo delle apparizioni con tanto di torta di compleanno e il canto di “Tanti auguri a te”. Ora, il 5 agosto è in effetti una festa mariana, quella della Madonna della Neve, che ricorda il miracolo della nevicata sull’Esquilino: la Vergine era apparsa in sogno al papa Liberio nel 352 e gli aveva chiesto di costruire una chiesa in suo onore nel punto in cui, in pieno agosto romano, avrebbe trovato la neve; la mattina il patrizio cristiano Giovanni aveva raccontato al papa l’identico sogno. I due andarono sul colle e videro il miracolo. Nacque così il primo grande santuario mariano, detto appunto Santa Maria ad Nives (e molte donne, da allora, portarono il nome Nives).



Nel secolo seguente, con Sisto III, la chiesa divenne la basilica di Santa Maria Maggiore, nella quale furono portate alcune tavole della Mangiatoia di Betlemme (e la chiesa fu anche detta ad Praesepem). Tuttavia, la Mangiatoia in questione (ritrovata dalla solita sant’Elena, madre di Costantino) rimandava al compleanno di Gesù, non a quello della Madonna. La beata Anna Katarina Emmerick aveva rivelato che la Vergine era vissuta 63 anni prima della sua Assunzione. E santa Catherine Labouré (quella della Medaglia Miracolosa) aveva voluto sessantatré candele accese attorno al suo letto di morte proprio per onorare Colei che le era apparsa in Rue du Bac a Parigi nel 1830. 



Lo studioso Ruggero Sangalli, in un articolo dell’anno scorso sul quotidiano online La Bussola Quotidiana ha fatto i conti e dedotto che la Madonna era nata nel 17 a.C. proprio un 5 agosto. E l’1 agosto 1984 la Gospa avrebbe chiesto di prepararsi al secondo millennio della sua nascita. In effetti, duemila anni prima del 1984 si era nel 17 a.C.. Ho personalmente interpellato, al proposito, la veggente Marija. Mi ha risposto, com’era prevedibile, che così gli era stato detto dalla Gospa.

Aggiungendo una battuta: “Perché festeggiare un solo compleanno quando se ne possono festeggiare due?”. Di sicuro, comunque, c’è che la Chiesa festeggia l’8 dicembre, visto che l’Immacolata Concezione è l’8 dicembre. E poi, i cultori di isopsefia sanno bene che l’8 è il numero intermedio tra il 7 (numero di Cristo) e 9 (numero di Dio), perciò perfettamente calzante alla Madre del Dio fatto Uomo.