Ieri a Milano Conferenza stampa dei candidati al Senato in Lombardia per la lista ”con Monti per l’Italia“, lista del centro moderato unificato da Mario Monti. Il presidente del Consiglio uscente, é venuto a Milano per l’occasione.
E’ stato presentato il manifesto messo a punto dalla lista che lo sostiene. Presenti alla conferenza stampa l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, il giuslavorista ex Pd Pietro Ichino, e il capo della delegazione Pdl al Parlamento europeo, Mario Mauro.
Cerco di sintetizzare quello che hanno comunicato:
Bisogna passare dal mugugno alla costruzione. Oggi si propone ancora come significativo e rilevante l’atteggiamento della sinistra e della destra, che vogliono mantenere la contrapposizione della valore storico delle parti, e ciascuno sentendo come etica solo la sua parte. Bisogna invece capire che,in momenti come questo, é priva di ragione quella contrapposizione che deriva dal vecchio sistema politico. Mentre è importante quello che unisce l’ Europa, dove si delineano le ragioni per modificare le politiche del nostro Paese, per trasformare la realtà politica e sociale italiana.
Allora, Monti torna a ribadire che «il progetto cerca di unire le energie riformatrici molto presenti nella società civile ma che devono essere estratte e motivate perché si passi dal mugugno alla costruzione della cosa pubblica e facilitare la coesione tra personalità che hanno capacità e volontà riformatrice, indipendentemente da dove siedano nell’arco parlamentare».
Fra l’altro Monti, a propositi di certe estremizzazioni politiche, dice anche: «Tante volte le istanze etiche genuinamente sentite di certe organizzazioni politiche-sociali finiscono per non fare l’interesse dei lavoratori o delle categorie che vogliono tutelare, ma il loro danno».
E risponde a chi lo invita ad escludere i politici dalle liste: «Questo é un modo di ragionare elitario, improprio e tipico di uno dei difetti della società civile, quello di pensare di essere il luogo in cui si concentra la virtù, mentre il vizio si concentra nella politica. La politica certamente va molto modificata ma questo può essere fatto meglio fondendo le energie».
A proposito di Berlusconi dice: il Professore ricorda che avrebbe potuto accogliere «la nobile proposta che mi era stata rivolta di prendere la guida dei moderati italiani, in quel momento corredata da una lusinghiera valutazione dell’azione del governo, ma la settimana dopo, quando ho detto di non essere disponibile», per come si ponevano gli equilibri estremizzati nella destra, «sono diventato il governante responsabile di tutti i disastri del Paese»
E’ stato distribuito un manifesto programmatico dei tre candidati che in sintesi dice:
Veniamo da esperienze diverse, da forze politiche che sono state a lungo duramente contrapposte tra loro e in parte tuttora lo sono.
Ci unisce la convinzione che questo scontro antico non giovi al nostro Paese, perché esso trae origine da divisioni ideologiche che non corrispondono più alle vere alternative di fronte alle quali ci troviamo. Unendo oggi le nostre forze vogliamo mostrare che le persone di buona volontà possono superare vecchi steccati politici ormai privi di senso per dare vita insieme a una politica nuova:
non rissosa, perché attenta alle idee buone da qualsiasi parte vengano;
basata non sulla fede in una bandiera, ma sul metodo sperimentale e sul pragmatismo proprio della grande tradizione ambrosiana;
non chiusa nel localismo ma attenta a trarre vantaggio dalle esperienze migliori disponibili nel panorama mondiale e a mettere a frutto i benefici della cooperazione, della mobilità e degli scambi interregionali e internazionali;
non asservita alle corporazioni grandi e piccole, ma dedita piuttosto ad aprire il più possibile l’economia del Paese a chi ne è escluso, soprattutto alle nuove generazioni;
al servizio esclusivo della res publica, e non dell’interesse personale di chi vi si dedica;
impegnata quindi a ridurre i propri costi al livello degli standard europei più virtuosi;
riconciliata con la società civile, perché capace di diminuire il peso dello Stato e di proporlo come garante, non padrone della vita dei cittadini, sulla base del principio di sussidiarietà;
perché è principalmente la società civile stessa che anima questa politica e la nutre delle sue energie migliori.



Oggi la scelta fondamentale che gli italiani devono compiere è se proseguire o no nella strategia concordata con i propri partner europei per uscire insieme dalla gravissima crisi economico-finanziaria; 
se partecipare alla costruzione della nuova Europa da protagonisti o da comparse irrilevanti; 
se cogliere o no la grande occasione che la crisi stessa offre per allineare finalmente il Paese agli standard indicati dall’Unione Europea, sul piano dei diritti e della dignità della persona, della difesa sociale, della stabilità e della crescita economica, dell’istruzione e della ricerca a tutti i livelli, della sicurezza economica e professionale nel mercato del lavoro, della tutela del patrimonio culturale e ambientale, della effettiva libertà di impresa, della semplificazione normativa, del buon funzionamento delle amministrazioni. 
Sentite queste cose aggiungo alcune considerazioni:
E’ una occasione per votare in modo positivo, rivolto al bene comune e al fare assieme di cui il Paese ha un grande bisogno. Credo che tutti quegli italiani che sanno ancora riflettere sulle vicende del buon governo del nostro Paese, sappiano capire che le promesse di taglio delle tasse fatte continuamente da Berlusconi sono totalmente prive di senso delle condizioni reali del Paese e del suo debito pubblico.
E credo che molti italiani della sinistra si siano resi conto che il bipolarismo estremizzato porta la difesa di interessi corporativi, che portano ad indebitare ancora di più il Paese, e che danneggiano le condizioni reali dei settori produttivi.
Veramente è necessario lanciare un grido convinto per l’unità delle forze responsabili. Io non posso diventare complice delle truffe che stanno organizzando a destra e a sinistra nel vento della demagogia.
Per questo ho seguito con interesse questa conferenza stampa.

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