Sedriano va sciolto per mafia. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, mettendo fine all’attuale amministrazione del comune di undicimila abitanti a pochi chilometri a ovest di Milano. E’ la prima volta che in Lombardia un consiglio comunale viene sciolto per infiltrazione della criminalità organizzata. L’immediato commissariamento, proposto dal ministro dell’Interno Angelino Alfano, coinvolge anche un’altra cittadina italiana: si tratta di Cirò, comune di poco più di tremila abitanti della provincia di Crotone, in Calabria. “Al fine di consentire le operazioni di risanamento delle istituzioni locali, nelle quali sono state riscontrate forme di condizionamento della vita amministrativa da parte della criminalità organizzata – si legge nel comunicato diffuso di recente da palazzo Chigi -, il Consiglio ha deliberato lo scioglimento dei Consigli comunali di Sedriano (Milano) e di Cirò (Crotone)”. Per rendere effettivo il provvedimento, si attende adesso l’atto del Quirinale che dovrebbe arrivare a breve, dopo di che un commissario prefettizio guiderà l’amministrazione fino alle prossime elezioni. A Sedriano si è deciso di mettere dunque fine al mandato di Alfredo Celeste, sindaco del Pdl eletto nel 2009 e indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta sul voto di scambio che ha coinvolto anche l’ex assessore regionale Domenico Zambetti. Celeste venne arrestato nell’ottobre del 2012, ma dopo tre mesi trascorsi agli arresti domiciliari tornò ad amministrare il comune di Sedriano. Il primo cittadino si è sempre proclamato innocente.