Forza Italia fa marcia indietro e rinuncia a candidare Guido Barilla all’Ambrogino d’oro, l’onorificenza conferita annualmente dal Comune di Milano. Erano stati i consiglieri Matteo Forte e Piero Tatarella ad avanzare inizialmente la nomination dell’industriale, finito nella bufera per aver annunciato che il marchio non realizzerà mai uno spot con i gay, ma sempre loro ci hanno poi ripensato: “Abbiamo deciso di aspettare per evitare che arrivino nuove polemiche – ha spiegato Forte -. Magari riproporremo il nome di Barilla l’anno prossimo”. L’imprenditore sta cercando intanto di fare pace con il mondo omosessuale dopo le sue dichiarazioni: il presidente della Barilla si è recato nei giorni scorsi nell’ufficio bolognese del presidente della Commissione Politiche Economiche della Regione Emilia Romagna, dove ha incontrato alcune associazioni Lgbt come Arcigay, ArciLesbica, Equality Italia, Famiglie Arcobaleno e Gaynet. Durante il colloquio, è stato poi spiegato in un comunicato, “le associazioni hanno avuto occasione di illustrare il loro punto di vista sulla nota polemica scaturita dalle dichiarazioni di Guido Barilla, e di ascoltarne le considerazioni”. Dopo uno scambio durato circa un’ora e mezza, “in cui si è avviato un confronto tra l’azienda e le associazioni lgbt presenti, l’azienda si è impegnata a produrre proposte concrete in tempi certi, che saranno oggetto di un successivo incontro”.