Si è aperto oggi il terzo processo contro la Pirelli, accusata di aver esposto all’amianto gli operai che, tra la fine degli anni ’70 e la fine degli anni ’80, lavoravano negli stabilimenti milanesi di viale Sarca e via Ripamonti. Nei tre procedimenti, sono in tutto cinquanta le persone a cui è stato diagnosticato un cancro: di queste, 39 sono morte. Come riporta il sito “Redattore Sociale”, si sono invece costituiti parte civile, oltre agli operai e i loro familiari, anche Regione Lombardia, Asl di Milano, Inail, Cgil, Medicina Democratica, Associazione esposti amianto e il Comitato per la difesa della salute nei posti di lavoro e nel territorio di Sesto San Giovanni. Gli imputati, si legge ancora, sono ancora una volta i dieci dirigenti della Pirelli, tra ex componenti del cda ed ex amministratori, che si sono succeduti dal 1979 al 1988: tra questi c’è anche Piero Sierra, dal 2005 presidente dell’Airc, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro. Secondo l’accusa, anche lui dovrà quindi rispondere di omicidio colposo e lesioni per non aver protetto adeguatamente gli operai dalle esposizioni alle fibre di amianto.