Terminerà alle 12.45 lo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale di 4 ore previsto a Milano per la giornata di oggi. Atm ha fatto sapere che al momento la circolazione delle linee metropolitane M1, M2, M3 e M5 è sospesa, mentre anche in superficie sono possibili riduzioni del servizio. Viene inoltre ricordato che è in corso da questa mattina una manifestazione che da largo Cairoli raggiungerà piazza Duca d’Aosta. Il corteo prosegue in via Cusani, via dell’Orso, via Monte di Pietà, via dei Giardini, via Pisoni, via Manzoni, piazza Cavour, via Manin, via Tarchetti, piazza della Repubblica, via Vittor Pisani fino a piazza Duca d’Aosta. Di conseguenza sono possibili deviazioni e rallentamenti per le linee interessate dal passaggio del corteo, in particolare quelle dei tram 1-2-4-5-9-12-14-33 e dei bus 50-57-60-61-81-94-z301. Poco fa è stato registrato anche un incidente in corso di Porta Vittoria, nei pressi del tribunale, dove un autobus della linea 73 ha improvvisamente inchiodato per evitare di investire un pedone. Qualche passeggero è caduto a terra ma senza gravi conseguenze.
È iniziato lo sciopero di quattro ore del trasporto pubblico locale indetto per la giornata di oggi, lunedì 16 dicembre, da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Autoferrotranvieri e Faisa a sostegno del rinnovo del contratto della categoria, scaduto ormai da quattro anni. A Milano, dove la protesta si svolgerà dalle 8.45 fino alle 12.45, Atm fa sapere che al momento la circolazione delle linee metropolitane M1, M2, M3 e M5 è sospesa, mentre in superficie sono possibili riduzioni del servizio. Ha preso il via invece alle 9 lo sciopero di quattro ore, quindi fino alle 13, sulla rete Ferrovienord. Trenord comunica che saranno interessate le seguenti linee: Milano-Saronno-Como; Milano-Saronno-Novara; Milano-Saronno-Laveno; Milano-Asso; Brescia-Iseo-Edolo; Saronno-Seregno; linea suburbana Milano Seveso/Mariano/Camnago; linea suburbana Milano Saronno. Sono possibili modifiche alla circolazione anche sulle linee che transitano nel Passante Ferroviario [S1, S2, S9, S13], ma in tutti i casi lo sciopero non interesserà le fasce orarie di garanzia previste dal Contratto di Servizio.
Ancora uno sciopero dei trasporti indetto a livello nazionale dalle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Faisa Cisal, Ugl e Orsa. Lunedì 16 dicembre, per quattro ore, sono quindi nuovamente a rischio bus, tram, metro e collegamenti ferroviari cittadini in molte città italiane. L’agitazione, proclamata a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) scaduto il 31 dicembre 2007, si svolgerà con orari differenti in tutta Italia: a Milano i lavoratori Atm incroceranno le braccia dalle ore 8,45 alle 12,45, lasso di tempo in cui non sono quindi garantite le corse dei mezzi pubblici. Il comune di Milano ha fatto sapere che, in occasione dello sciopero nazionale del trasporto pubblico locale di 4 ore, il provvedimento Area C sarà sospeso tutta la giornata. Resta invece attivo il divieto di accesso e circolazione all’interno della ZTL Cerchia dei Bastioni per i veicoli di lunghezza superiore a 7,5 metri. I sindacati hanno invece spiegato di essere “costretti a questa ulteriore iniziativa di lotta dalla perdurante indifferenza da parte delle Associazioni Datoriali Asstra ed Anav e dalla inerzia con cui i ministeri competenti stanno affrontando la ricostituzione del tavolo negoziale e le problematiche del settore”. Proprio quest’ultimo, fa sapere il sindacato, è “ormai diventato una delle emergenze nazionali sottovalutate” e “rischia di franare rovinosamente, tra l’insoddisfazione, spesso l’esasperazione, dei cittadini e le crescenti preoccupazioni dei lavoratori di diverse aziende. Un settore che vive, in questa fase di crisi economico-sociale, un evidente paradosso: forte aumento della domanda a cui corrisponde, per assurdo, in contrasto con le più elementari regole economiche, una forte riduzione e il peggioramento qualitativo del servizio erogato ai cittadini”. Questo “è il frutto dell’indifferenza delle imprese e della politica – conclude il comunicato – e della loro incapacità di assumere decisioni idonee per dare una dimensione industriale al sistema e dall’assenza di regole chiare e definite per disciplinare la concorrenza, tutelare il lavoro e dare certezze sulle risorse finanziarie destinate al trasporto pubblico locale”.